Ad oggi
Eppure ad ogni occasione non si fa altro che parlare della crisi e della assoluta necessità di misure a sostegno del reddito delle famiglie. Chi la deve poi fare questa effettiva politica si comporta diversamente e in netta contraddizione con le parole e con le promesse.
Come per il Reddito Minimo Garantito anche per questo ennesimo e grave ritardo chiediamo ai nostri Consiglieri regionali un forte e concreta azione nei confronti della Regione Lazio.
Riteniamo altresì necessario che anche il “sistema territoriale” dia una risposta immediata e faccia fino in fondo la propria parte per aiutare le famiglie dei lavoratori in Cassa integrazione e/o licenziati: anticipo della Cassa Integrazione, taglio delle tasse e delle imposte, agevolazioni per i servizi a pagamento (rette scolastiche, asilo nido, trasporti,affitti, diritto allo studio per i figli , ecc. ecc. ecc.).
Ribadiamo inoltre la richiesta, che stiamo avanzando in tutti gli incontri con i Comuni, di non effettuare tagli di risorse all’assistenza e ai servizi sociali anche a fronte dei pesanti tagli ai trasferimento dello Stato proprio su questi capitoli. Comprendiamo le difficoltà soprattutto per i Comuni della nostra provincia ma una scelta diversa non sarebbe giusta e aggraverebbe la già difficile condizione di molti lavoratori dipendenti e pensionati.