Il logo Gianolio scende in campo con oltre 140 piccoli produttori

Gianolio, oppure Olio del Monte Giano un logo riconosciuto sia dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali che dello Sviluppo Economico. GIANOLIO è un nuovo contenitore che da circa due anni ha lavorato con estrema discrezione sul territorio che comprende i Comuni di Micigliano, Antrodoco, Borgovelino, Castel Sant’Angelo e Cittaducale per creare le solide basi su cui presentare un progetto territoriale avviato da mesi. Un territorio a vocazione castanicola che nasconde un’altra ricchezza inestimata e poco considerata sino ad oggi, l’olio. Un olio dalle proprietà organolettiche eccellenti che viene coltivato ad un’elevata altitudine rispetto ai vicini Sabini e che fa segnare una bassissima acidità spesso aggirata in valori 0,03 che gli addetti ai lavori sanno ben classificare.
Il progetto dell’etichetta territoriale GIANOLIO nasce dalla volontà di alcuni olivicoltori che hanno messo in campo sia storia che realtà. La storia degli antichi mulini che prima molavano quest’oro verde nello stesso territorio di raccolta che oggi invece molto spesso si trovano costretti a raggiungere altri lidi per trovare una frangitura a freddo.
GIANOLIO oggi è un contenitore che ha coinvolto oltre 140 piccoli produttori di questo territorio della Bassa Valle del Velino per il Primo Corso di potatura tenutosi il 18, 19 e 20 marzo. Lezioni sul campo a diretto contatto con gli ulivi e l’ambiente che li circonda affiancati dal funzionario ARSIAL Salvatore De Angelis, da quelli dell’Istituto Agrario Domenico Quirini e Luca Buldini con il patrocinio dell’associazione O.P.O.L.
Argomenti del corso sono le linee guida per un corretto approccio alla potatura di produzione dell’olivo allevato a vaso policonico e la presentazione di altri eventi territoriali targati GIANOLIO che avvieranno un processo di consorziamento tra i piccoli produttori oggi entusiasti della nascita di un binario organizzato che si rende interessante e competitivo.