CARCERE DI RIETI, DETENUTI STIPATI IN CELLE SINGOLE E UN INTERO PADIGLIONE CHIUSO

Penitenziario di Rieti

La situazione della nuova casa circondariale di Rieti, è sempre più preoccupante e paradossale.
Lo afferma il Garante dei detenuti: "Paradossale è il caso di Rieti, dove per mancanza di agenti di polizia penitenziaria, il nuovo carcere da 306 posti è utilizzato a meno di 1/3 delle sue possibilita’, con 113 reclusi ospitati nelle sole due sezioni aperte da 78 posti disponibili e dunque sovraffollate".

"La casa circondariale di Rieti, potrebbe essere un istituto all’avanguardia visti gli spazi destinati ad accogliere detenuti comuni e di alta sicurezza, e attivita’ formative e trattamentali.
Oggi -sottolinea Marroni- sono in funzione due sezioni in uno solo dei due padiglioni detentivi aperti.
I reclusi sono così stipati in celle singole o doppie, comprese le sei di isolamento. Nel padiglione ancora chiuso ci sono invece tre reparti, ognuno dei quali con tre sezioni".

"I casi di Velletri e Rieti sono l’emblema della lontananza della politica dalla realtà -conclude Marroni- l’emergenza carceri in Italia si potrebbe affrontare cominciando col rendere operative le strutture esistenti e inutilizzate, usando i fondi altrimenti destinati alla costruzione di nuove carceri per reintegrare il personale che manca.

Abbiamo perso due anni a discutere dei piani straordinari di edilizia carceraria e di project financing quando, invece, basterebbe molto meno per migliorare il sovraffollamento e la qualita’ della vita in carcere".