POSTE CENTRALI, PAOLUCCI UIL: INGIUSTIFICATA LA CHIUSURA POMERIDIANA

Poste italiane

«Nonostante le promesse e l’impegno assunto da Poste Italiane, di riaprire nelle ore pomeridiane a decorrere dal 1 settembre 2010 l’ufficio postale di via Garibaldi, esso a tutt’oggi  è ancora chiuso.

Riteniamo che un’azienda cosi importante a livello Nazionale che fornisce servizi di primaria importanza ai cittadini , non possa permettersi il lusso di perdere credibilità non trasformando le promesse e gli impegni assunti in fatti concreti. In  considerazione  del fatto che trattasi dell’ufficio più importante della città.

La riduzione   di un servizio soprattutto in un centro capoluogo di provincia è sempre e comunque qualcosa di negativo. E’ per questo che non possiamo accettare ulteriormente il prolungamento ingiustificato di tale chiusura.

Con queste parole il segretario generale della Uil di Rieti, Alberto Paolucci , torna nuovamente sulla  scellerata  scelta di Poste italiane nel perdurare sulla decisione di mantenere l’ufficio più importante chiuso nelle ore pomeridiane tenuto conto che la ZTL parte dalle ore 20:00.

"La sede centrale – prosegue Paolucci – è sempre stata aperta e deve restare aperta nella fascia pomeridiana. Recentemente si è parlato di un cambio nell’organizzazione locale, prevedendo l’apertura pomeridiana in alcuni uffici periferici. Ben vengano queste scelte, se fatte in zone  in forte espansione dove è in aumento la richiesta dell’utenza. Dare un servizio in più, però, non può “fare rima” con la riduzione da un’altra parte. Noi siamo per definizione il sindacato dei cittadini e, in quanto tali, non possiamo accettare scelte penalizzanti per  loro".

"Non si capisce quale sia il problema – conclude Paolucci – e in ogni caso la soluzione non può essere quella di chiudere un ufficio postale di rilevante importanza e ridurre  un servizio di indiscussa valenza. Visto il perdurare del disservizio e le continue lamentele da parte dei cittadini, la UIL di Rieti chiede un sollecito  incontro alla dirigenza di Poste Italiane al fine di   rimuovere gli impedimenti che hanno indotto Poste Italiane  all’attuazione di un provvedimento di chiusura che non ha precedenti nella storia postale reatina".