Dopo quasi cinque anni dalla posa della prima pietra (era Polverini), è stato inaugurato ieri (era Zingaretti) il primo lotto funzionale (tratto Ville Grotti-Grotti) del completamento della Rieti-Torano; “in questo modo il traffico, soprattutto quello pesante, da Umbria e Abruzzo, viene dirottato direttamente sulla dorsale appenninica senza dover passare per il Grande Raccordo Anulare di Roma”, dichiarò Zingaretti ad ottobre dello scorso anno, prevedendo l’inaugurazione già nel mese di novembre.
Ma cosa sono altri tre mesi di slittamento in confronto a tre anni di ritardo accumulati rispetto alle previsioni che, tra l’altro, vedevano l’inizio lavori per il secondo lotto addirittura nel 2012! Cosa è successo in tutto questo tempo? E soprattutto, se è stato già raggiunto l’obiettivo di dirottare il traffico sulla Strada regionale n°578, perché con il secondo lotto si vuole per forza passare per Casette con due rotatorie non proprio tipiche delle strade a scorrimento veloce, andandosi a raccordare sulla vecchia strada invece che sulla Salaria a quattro corsie e con il rischio di vedersi nuovamente bocciato il progetto dal Ministero per i Beni e le Attività
Culturali?
Rieti Virtuosa ritiene grave soprattutto che fino ad oggi non ci sia mai stata volontà di dialogo per valutare soluzioni alternative.
Melilli ancora ieri parla come se ci sia disponibilità, ma sia il Presidente della Provincia Rinaldi che il Sindaco di Rieti Petrangeli
avevano garantito che a dicembre si sarebbe riaperto il confronto tra le diverse soluzioni per il secondo lotto, ed invece nulla di fatto.
Nemmeno la consulta cittadina riesce a parlare con gli Amministratori, anche a seguito di richieste formali, e i cittadini di Casette sono ormai stremati dalle continue prese in giro. Perché si ha paura di andare al confronto con l’alternativa più logica proposta dal Comune di Cittaducale, che salverebbe dall’esproprio forzato un’intera frazione del Comune di Rieti e garantirebbe la completa funzionalità strategica dell’opera che verrebbe meno con il tracciato T4 approvato a livello di preliminare dalla Provincia?
Eppure, essendo ancora in corso presso la Regione la verifica di assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale
(http://www.regione.lazio.it/binary/rl_ambiente/tbl_contenuti/Sito2012.xls) del secondo lotto funzionale della strada Rieti-Torano (tratto Ponte canale-innesto S.S.4), sarebbe ancora possibile ragionare in termini di alternative possibili. Ma leggendo attentamente le carte si comprende come ci sia un disegno dietro a tutto ciò per impedirlo.
Infatti, il Presidente della Provincia Rinaldi con la Delibera (a sua firma) n.113 del 15 settembre 2015, a cui fanno seguito le Determinazioni del VII Settore della Provincia di Rieti nn.136, 241 e 317 del 2015, avvia un iter di approvazione e affidamento di lavori complementari al primo lotto (tratto Ville Grotti- Grotti) che, oltre alle opere di protezione dei versanti di scavo, contemplano anche le opere di prolungamento dell’asse stradale per più di un chilometro le quali, in verità, fanno parte proprio del secondo lotto ancora sotto esame da parte della Regione.
L’obiettivo di inserire anche questi lavori nel primo lotto sembra chiaro, spendere tutti i fondi originariamente stanziati e posti a
base di gara prima che la competenza sull’opera ritorni alla Regione (ASTRAL) e, soprattutto, spenderli tutti per rendere inattuabile
l’alternativa di Cittaducale. Ma la cosa strana è che il 28 gennaio si inaugura il primo lotto senza aver realizzato dei lavori complementari ritenuti in tutti gli atti “indispensabili” e “urgenti” per eliminare il presunto “pericolo” dovuto all’innesto con l’attuale “svincolo provvisorio”.
Come a dire che ieri Sindaci, Presidenti e Assessori hanno inaugurato consapevolmente una strada importante ma “pericolosa”! Chissà, forse la “benedizione” dell’opera era opportuna. Se poi il Presidente Rinaldi non annullerà in autotutela tutti gli atti relativi ai lavori di prolungamento, che violano la legge sulla Valutazione di Impatto Ambientale, il completamento dell’opera
non si avrà mai con ingente sperpero di tempo e denaro pubblico.
Invece, questi soldi si potrebbero spendere immediatamente per la soluzione alternativa T3-Cittaducale, prima della realizzazione del
tratto intermedio fino a Ponte Figureto, rispettando tra l’altro il Piano attuativo per stralci inizialmente previsto dalla Provincia
stessa nella fase di approvazione del Progetto Preliminare complessivo uscito dalla Conferenza dei Servizi del 2012.