Il Consiglio di Stato conferma lo stop agli aumenti dei pedaggi su autostrade e raccordi autostradali dell’Anas previsto dalla manovra economica approvata dal governo. Lo stop però non riguarda tutta l’Italia ma solo gli enti territoriali ricorrenti.
Gli aumenti, scattati dal primo luglio scorso, erano stati bloccati dal Tar del Lazio il 29 dello stesso mese e l’Anas e diversi enti locali avevano presentato ricorso contro la sospensiva
”E’ evidente come ora le maggiori somme pagate ai caselli debbano essere restituite agli automobilisti, altrimenti si configurerebbero veri e propri reati a danno degli utenti – afferma il presidente Codacons, Carlo Rienzi – il Governo deve studiare dei meccanismi di rimborso automatico in favore di quei cittadini che, utilizzando le infrastrutture stradali, hanno subito ingiusti incrementi tariffari, ritenuti illegittimi sia dal Tar che dal Consiglio di Stato.
Il Codacons calcola che la somma da restituire agli utenti ammonta a circa 8 milioni di euro.
Se ciò non avverrà, si intenterà una class action in favore degli automobilisti – prosegue Rienzi – che possono fornire la propria pre-adesione all’iniziativa compilando il modulo pubblicato sul blog www.carlorienzi.it”.
"Anche il Consiglio di Stato conferma che le nostre argomentazioni erano giuste e sacrosante. Non solo, come poteva sembrare ovvio, dal punto di vista politico e sociale, ma anche da quello strettamente giuridico. Con la nostra forza e tenacia abbiamo vinto e dato un contributo determinante per seppellire questo odioso balzello che penalizzava in modo particolare chi vive, studia e lavora nel territorio romano”. E’ quanto dichiarato dal presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti.