Quasi tre ore intense di lezione di marteking del territorio. Sono quelle tenute oggi, al Park Hotel Villa Potenziani, dal Sovrintendente della Fondazione Flavio Vespasiano, Carlo Latini.
Dall’altra parte della cattedra gli studenti dei cinque istituti superiori coinvolti nel progetto che li vede protagonisti del concorso “Il Reate Festival – volano per lo sviluppo della identità culturale della città di Rieti”, indetto dall’Ufficio Scolastico della Provincia di Rieti in collaborazione con la Fondazione Flavio Vespasiano.
I fattori di attrattiva che il nostro territorio è in grado di trasmettere hanno originato il punto di partenza dell’articolato progetto di Marketing territoriale esposto da Latini agli alunni del Liceo Pedagogico “Elena Principessa di Napoli”, del Liceo Scientifico “Carlo Jucci” dell’Istituto professionale di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente “C.P.Strampelli” di Rieti, dell’Istituto Tecnico Commerciale “Luigi di Savoia Duca degli Abruzzi”, e dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Bonfante” di Poggio Mirteto.
“I ragazzi sono rimasti letteralmente affascinati dall’incontro odierno – ha commentato A.Rita Rizzo, docente referente dello “Jucci” – talmente chiaro e dettagliato da riuscire a catalizzare l’attenzione degli alunni in maniera totalizzante, soprattutto quando il riferimento è caduto sul Reate Festival grazie al quale la nostra città ha la possibilità di mettersi in mostra e avviare processi economici significativi”.
“Una lezione di grande interesse – ha confermato l’alunno Luca Pascucci – un’occasione utile per approfondire la storia del marketing e la promozione territoriale che vede nella rassegna della Fondazione Flavio Vespasiano una valida occasione perché Rieti abbia, grazie al belcanto, un vantaggio competitivo rispetto ad altre realtà”.
A riportare un’impressione molto positiva anche la docente referente dell’Itc, prof.ssa Sciarra.
“Il prof. Latini ha saputo semplificare con efficacia concetti complessi – ha dichiarato – puntando sulla qualità e sull’identità culturale, quali punti chiavi per rilanciare il territorio dopo la crisi industriale che lo ha colpito”.
Il passaggio dalla cultura dell’industria all’industria culturale è stato infatti il perno dell’interessante lezione che ha contribuito ad arricchire l’esperienza formativa dei giovani coinvolti nel progetto legato al Reate Festival 2010.