Stasera ci sarà la notte più lunga della seconda edizione del Reate Festival.
A partire dalle 21,30, piazza Cavour sarà animata, nell’ambito della “Notte del Reate Festival”, dalla danza (Compagnia Halpheus di Annamaria Colombaretti -Contemporaneo, Compagnia Maktubnoir di Pietro Pireddu – Contemporaneo, Crew Heroes di Fabrizio Siepi – Fetto, Compagnia On/Off di Paolo De Marianis) e dalla musica (Maestri del Belcanto Napoletano, Ostinato, Rieti Ensamble, Four For Tango).
L’inserimento della serata nel cartellone del Reate Festival, è stato possibile grazie all’intervento della Cariri che si è messa a disposizione per garantire la copertura economica integrale dell’iniziativa che si profila di alto livello qualitativo. Basti pensare agli Ostinato, reduci dalla partecipazione, lo scorso anno, alla sezione Jazz del Reate Festival 2009.
Dopo le prestigiose collaborazioni con Karl Potter ed Antonello Salis, gli Ostinato fondono quest’anno le loro tipiche sonorità elettroacustiche con i colori ed i ritmi dell’Africa, in particolare del Senegal. Sono infatti Senegalesi i due musicisti che impreziosiranno di tinte tribali la raffinata miscela mediterranea del gruppo: Daouda Mbow (Voce) e Mamadou Ba (Percussioni e voce).
Ed ancora, sarà di scena il quartetto Four For Tango, ritenuto a livello internazionale tra le migliori formazioni interpreti della musica di Astor Piazzolla. E, come sempre negli intenti della Fondazione, l’internazionalità si intreccerà con la territorialità. Non mancherà infatti lo spazio per la valorizzazione di musicisti e cantanti reatini con il Rieti Ensemble ed il suo ricco e variegato repertorio.
Quella di stasera sarà una vera a e propria notte bianca, nasce come risposta, da parte della Fondazione Flavio Vespasiano – ha sottolineato il Sovrintendente Carlo Latini – ad una polemica sollevata, lo scorso anno, da alcuni operatori commerciali che lamentavano il fatto che gli eventi si concentrassero tutti e solo nel centro cittadino.
La programmazione della "Notte del Reate Festival" a piazza Cavour è stata proprio un voler accogliere la giusta sollecitazione.