Pendolari reatini: Reate Paradoxum

E’ Natale… non ce ne vogliate… ma non saremo buoni… con nessuno!!!
Nuova nomina per Mons. Pompili Vescovo di Rieti, l’addio del Prefetto Dott.ssa Marolla, la città si rinnova con il Progetto Plus, la Prefettura probabilmente verrà accorpata a Viterbo, 5 milioni di euro investiti dalla Regione Lazio per riconversione e riqualificazione industriale, altri 20 erano stati versati 2/3 anni fa per il rilancio del Terminillo, si rilancia la ASM.
Nel frattempo, i servizi sociali vengono chiusi (Hyppoterapia) o messi in difficoltà a perseguire nella loro opera perché non pagati (cooperativa Quadrifoglio).
Però ci rechiamo (più di 3000 persone) all’ apertura della porta della Cattedrale (con tanto di ressa nemmeno fosse la prima volta che si entrasse nella Cattedrale!!), si presenzia in massa all’incontro con Erri De Luca (persona immensa) e non si manca (guai!) all’apparsa della fiera di Santa Barbara.
Ecco… giusto questo… apparse… presenze… tagli di nastro… tutto pur di “apparire”.
Invece c’è chi continua a “non essere visto”!!!! dai propri concittadini, dal proprio Sindaco… praticamente invisibili!!!
E come potrebbero i pendolari… apparire… perché quando succede si trovano o appiedati lungo la Salaria o “ammucchiati” come branco di animali sopra un pullman….o bloccati chissà dove sopra un treno a causa di un passaggio a livello “rimasto chiuso chissà perché” o guasto in linea!!!
Nel frattempo è cambiato il vertice in Co.Tra.L (non più di un anno fà), prossimo ad offrirci nuovi pullman da aprile 2016 in poi, ed è cambiato anche l’orario di Trenitalia per offrirci coincidenze a Terni a 10 minuti.
Tutto sembra cambiare, tutto sembra in fermento… ciò che non cambia però è l’odissea dei pendolari di Rieti e le loro perenni difficoltà.
Prosegue la latitanza della corsa “Rapida” delle ore 6.00 ambita dai VIP (Very Important Pendular) di Rieti, a giorni alterni viene soppressa la corsa per Passo Corese delle 7.00.
Poi avviene l’inverosimile, l’impensabile, l’imprevedibile (per chi vuole “vederla” così non per noi pendolari) !!!
Soppressione della corsa Rapida, guasto in linea della corsa Express ed il numero di pendolari, che di solito sono trasportati da ben 4 pullman, viaggiano stipati in soli due pullman superstiti.
Circa 300 persone ammassate come NEMMENO LE BESTIE viaggiano.
Uno dei mezzi superstiti era un pullman già segnalato per l’assenza di guarnizioni dei finestrini e spifferi di freddo che entrano a bordo dello stesso, in un periodo in cui si viaggia con temperature anche sotto lo zero.
Non esiste alcun piano di manutenzione programmata Co.Tra.L, né esiste volontà di programmarlo ed attuarlo (da chiarire se per volontà e disegno del gotha romano o per autarchia del feudo reatino).
Trenitalia ha promesso coincidenze a Terni, sui treni da e per Roma, non più “strette” a 5/6 minuti, ma a 10 minuti. Dall’orario si evince che si è esagerato con punte fino a 13 minuti ed anche 18!!!
In numerosi casi il tempo di percorrenza Rieti Roma e ritorno è aumentato invece di andare nella direzione opposta.
Se questo vuol dire incentivare l’uso del treno per andare e tornare da Roma, beh….abbiamo fatto AUTOGOL cara Trenitalia!!!!!
Ma la colpa sappiamo bene non è tua…o almeno non solo…un bel 80% è soprattutto della Regione Lazio!!!!!
Sempre con il nuovo orario, il regionale 7054, che da L’Aquila riporta a Rieti una 50ina di lavoratori, è stato anticipato di ben 9 minuti, dalle 16.55 alle 16.46.
Ora se non si ripristinerà in fretta l’orario precedente, gli stessi saranno costretti a chiedere sistematicamente una decina di minuti di permesso o prendere il treno 2 ore dopo (il 7058 delle 18.43).
Anche qui nessun confronto né verifica per vedere gli impatti sulla clientela.
Le richieste e le proposte dei pendolari, che sono totalmente altre rispetto a quanto messo in pratica dai 2 vettori, non hanno mai trovato e non trovano tuttora soddisfazione da parte di questi ultimi, nonostante esista un comitato di rappresentanza che a più riprese ha presentato la lista.
In molti rimaniamo allibiti, rassegnati, mestamente autolesionisti ed in pochi di noi è oramai rimasta la consapevolezza che le richieste si perdano nelle stanze di chi deve decidere ed organizzare (e pagare naturalmente), c’è la certezza che tempo, impegno e vita privata di chi ci rappresenta, sia assolutamente calpestata se non ignorata e forse sta lentamente ma inesorabilmente montando la voglia di “agire” fuori dai canoni del confronto democratico.
Quel che è peggio è che ancora una volta TUTTI ci hanno lasciato soli in questa battaglia!!
Riccardo Catelli
Elena Nicolò
Augusto Raimondi