La situazione nei Consorzi di Bonifica precipita. Non si vede la fine di questa vicenda che da oltre un anno ormai va avanti, tra promesse fatte e non mantenute. La vicenda legata alle convenzioni mai siglate, dal 2010 al 2014, che ha prodotto un debito fuori bilancio di 40 milioni di euro da parte della Regione, ha di fatto messo in stallo le attività dei consorzi di bonifica che non hanno più soldi per pagare gli stipendi ed assicurare la normale attività quotidiana. Neanche la promessa di un contributo di 3,5 milioni di euro a valere sulla convenzione 2015, ancora non firmata, è stata ad oggi mantenuta.
Il risultato è che nel Consorzio di Bonifica di Latina non si pagano gli stipendi da 5 mesi e con dicembre le retribuzioni da saldare arriveranno a 6, per i 130 lavoratori occupati, a Pratica di mare non si pagherà la retribuzione di novembre e neanche quelle future, a Rieti si è cominciato a licenziare il personale e negli altri consorzi la situazione è al limite del tracollo. Tutto ciò nell’assordante silenzio dell’assessore Refrigeri, finito in un ginepraio dal quale non riesce più ad uscire. E adesso c’è anche il rischio che i consorzi non interverranno in caso di allerta meteo.
“Come organizzazioni sindacali abbiamo più volte chiesto di essere ricevuti dall’assessore, il quale non ha mai risposto al nostro appello – dicono Ermanno Bonaldo, Eugenio Siracusa e Franco Becherelli, rispettivamente Segretari di Fai Cisl, Flai Cgil e Filbi Uil – e i lavoratori stanno vivendo una situazione kafkiana. Abbiamo comunicato il blocco delle reperibilità e degli straordinari nel Consorzio di Latina, il secondo per importanza in Italia e molto probabilmente lo faremo anche per gli altri consorzi se la situazione resterà tale”.
“La situazione è delicatissima, tanto che abbiamo proclamato lo sciopero di settore per il 15 dicembre con una manifestazione sotto la Regione Lazio. – aggiungono i segretari regionali – Nelle prossime ore chiederemo di essere ascoltati anche dalla commissione regionale ambiente ed abbiamo già informato le Prefetture di quanto sta accadendo. Troviamo inoltre inconcepibile che nello schema di convenzione tra la regione e i consorzi sia stata inserita una clausola per la quale i consorzi possono licenziare il personale, senza nessun coinvolgimento con le parti sociali, tra l’altro previsto nel CCNL di categoria. Questo modo di fare lascia senza parole e acuisce ancora di più il risentimento verso una Regione incapace di governare questo processo, stretta nella morsa delle organizzazioni datoriali agricole, (Cia, Coldiretti e Confagricoltura ndr) che sull’argomento si sono defilate, quasi non fossero coinvolte da questo problema che invece le tocca da vicino, essendo loro a gestire i consorzi di bonifica ed avendo contribuito a questa situazione.”
Si attende da oltre un anno un disegno di legge di riordino di questo sistema, più volte annunciato dall’assessore, ma mai presentato. “Lo stesso Refrigeri ha sempre assicurato che la riforma va fatta ma senza mettere in discussione gli organici, invece nei fatti accade altro. Chiediamo – dicono i Segretari di Fai, Flai e Filbi – un intervento del presidente Zingaretti al fine di trovare una soluzione che per ora garantisca il pagamento delle retribuzioni e assicuri i servizi minimi essenziali, visto che le allerta meteo possono arrivare da un momento all’altro”.