Personale della Squadra Mobile ha portato a conclusione l’operazione “Dragona” arrestando due persone, C.A., del 1989 e T.M., del 1985, e denunciato in stato di libertà, C.C., del 1982, resisi responsabili di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’indagine era iniziata nel 2013 grazie alla denuncia presentata da una madre “coraggio”, stanca di vedere il proprio figlio vittima della droga e dei suoi spacciatori che lo avevano ormai strangolato in una rete di continue minacce ed intimidazioni, volte al pagamento di alcune partite di stupefacenti.
Gli investigatori della Squadra Mobile reatina, coordinati dal Sostituto Procuratore della Repubblica Dr. Lorenzo Francia hanno intrapreso una lunghissima attività di indagine, durata oltre sei mesi, individuando due distinti sodalizi criminali dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti, che avevano basi operative nel capoluogo reatino ed importanti ramificazioni a Roma e che hanno visto coinvolti insospettabili reatini del ceto medio ed appartenenti alla criminalità romana.
L’attività ha quindi disarticolato due importanti canali di approvvigionamento per il capoluogo reatino, il primo con base a Dragona ad Ostia ed il secondo nel quartiere romano del Pigneto, ove avevano sede i “grossisti” dello spaccio, i quali procuravano, per conto dei reatini, lo stupefacente che veniva successivamente trasportato, tagliato e ceduto a Rieti.
In particolare, parte della droga proveniente dal Pigneto veniva trasportata da un corriere ad alcuni spacciatori abitanti nel Comune di Longone Sabino, titolari di circoli ricreativi, presso i quali i tossicodipendenti e piccoli spacciatori reatini facevano la spola.
Altre volte, erano direttamente gli spacciatori locali a consegnare in prima persona agli assuntori la droga in giro per la città, cercando di eludere i controlli delle Forze dell’Ordine.
Nell’altro caso, la droga, che veniva spacciata anche nella Capitale, arrivava in città attraverso due fidanzati, abitanti a Dragona, ed anche in questo caso ceduta a tossicodipendenti e spacciatori locali.
Le indagini hanno consentito, altresì, di individuare un articolato meccanismo di riciclaggio dell’ingente quantitativo di denaro proveniente dai traffici delittuosi, nonché di procedere al sequestro di consistenti quantitativi di cocaina, eroina, hashish e marijuana, dai quali era possibile ricavare centinaia di dosi pronte per essere immesse sul mercato locale.
Complessivamente sono state arrestate 12 persone, 7 reatine e 5 romane, alcune delle quali già note alle Forze dell’Ordine e di denunciare in stato di libertà 22 persone, che dovranno rispondere, a vario titolo, davanti alle competenti Autorità Giudiziarie, del reato di spaccio di sostanze stupefacenti.