Conapo VVF: le circolari del Viminale non bastano a garantire sicurezza

“Impossibile combattere il terrorismo senza risorse – afferma il segretario provinciale del CONAPO sindacato autonomo Vigili del Fuoco, Andrea Faraglia – al di là delle circolari del ministero, servono  attrezzature e stanziamenti adeguati. Così il sindacato autonomo dei vigili del fuoco di Rieti torna a farsi sentire lanciando un appello alle forze politiche perché in questa fase delicatissima di allerta terrorismo mettano mano alla legge di stabilità e aumentino le  risorse finanziare e umane.
Non ci può essere nessun innalzamento di livello di attenzione – denuncia il sindacato Conapo – o risposta ad eventuali azioni terroristiche senza risorse strumentali e finanziare; non bastano le circolari del Viminale, spedite di notte, a rimettere in piedi la Difesa Civile dei Vigili del Fuoco dopo un decennio di tagli su tutti i fronti,  tutto quanto creato dopo l’11  settembre del 2001 in merito alla Difesa Civile, nello specifico delle misure da attuare in difesa della popolazione in caso di attacchi terroristici, è stato lentamente vanificato dai continui tagli voluti dai vari Governi che si sono succeduti d’allora fino ad oggi.
MANCANO FINANZIAMENTI, GLI AUTOMEZZI NON VENGONO SOSTITUITI
“Alla luce di questo la città di Rieti non può restare tranquilla – afferma il sindacato dei pompieri –  come d’altronde il resto del Lazio, in occasione del Giubileo e di tutta la Nazione. Quando tocchiamo il discorso della sicurezza e del soccorso non possiamo che rimanere attoniti: mancano finanziamenti a 360 gradi; non si sostituiscono gli automezzi e le strumentazioni; quelli esistenti, ormai vecchi, vengono riparati in tempi lunghissimi o non vengono riparati affatto; i materiali in scadenza vengono solo parzialmente rimpiazzati determinando una continua emorragia nelle scorte; in ultimo, ma non per ordine di importanza, poniamo l’attenzione sulla formazione del personale, impossibilitato ad organizzare una formazione mirata sulla materia poiché l’amministrazione – sempre più a corto di risorse – è costretta a chiedere re-training formativi durante l’orario di lavoro nonostante il personale in servizio ogni giorno sia talvolta appena sufficiente a garantire l’ordinaria attività di soccorso”.
PRONTI A SFORZI STRAORDINARI
“Siamo comunque pronti – sottolinea il Conapo –  nel caso se ne presentasse la necessità, a fare la nostra parte nell’ordinario come nell’inauspicabile straordinario. Siamo e saremo pronti come i nostri colleghi a Parigi, a Londra, a Madrid e a New York, siamo e saremo pronti come a Bologna, a Capaci, in via D’Amelio o in via Palestre a Milano dove 3 nostri colleghi sono periti nell’adempimento del proprio dovere per mano dei terroristi, lo saremo sempre come nelle calamità naturali che arrivano anch’esse senza preavviso. Siamo pronti ma con la consapevolezza che la tendenza alle riduzioni di spesa nel capitolo sicurezza vada invertita, mettendo sul campo risorse finanziarie ed umane, atte a farci affrontare le nuove sfide posteci nel migliore dei modi possibili”.
L’APPELLO ALLE FORZE POLITICHE
La conclusione dell’intervento del sindacato CONAPO è rivolta direttamente alla politica, che ha in mano le leve per aumentare le risorse e migliorare le dotazioni per la sicurezza, a beneficio della collettività:  “Facciamo dunque ancora una volta appello alle forze politiche, in questa fase di discussione della legge di stabilità finanziaria, di porre particolare riguardo alla sicurezza e al soccorso pubblico. A noi, in mancanza di questo, non resterà  che pregare Santa Barbara”.