Altra ennesima discarica abusiva nel territorio reatino, questa volta nemmeno tanto nascosta, anzi, sembra quasi un biglietto da visita per la nostra città.
Parliamo dell’abbandono dei rifiuti urbani nei pressi del centro di trasferenza di Rieti denominato “Casapenta” (oggetto tra l’altro nelle ultime ore del sequestro del sito, per attività non autorizzata, secondo gli agenti della sezione di polizia giudiziaria della Forestale e sul quale rimaniamo in attesa di conoscere ed approfondire i motivi prima di esprimerci nel merito) sul bordo stradale della Salto Cicolana in direzione della frazione Casette. Dopo le continue e ripetute segnalazioni da parte di numerosi cittadini, le condivisioni sui social network, riprese anche dalla carta stampata e dalle tv locali, il sito è diventato meta di altri cittadini che hanno poco a che fare con la civiltà e con il rispetto dell’ambiente. Nonostante la gran quantità di denunce pubbliche, l’amministrazione locale non ha ritenuto o sentito il dovere di intervenire tempestivamente, lasciando la possibilità di aumentare di giorno in giorno, lo sversamento di ulteriori rifiuti; dopo i primi isolati 4 sacchi neri, a distanza di due mesi la zona è diventata una vera e propria discarica a cielo aperto.
Molti sono stati i sopralluoghi degli attivisti del gruppo locale Meetup “Grilli Parlanti di Rieti” del M5S, che hanno pubblicato on line delle foto del sito e tante sono state le telefonate alle autorità competenti.
All’ennesimo sopralluogo, dopo l’ennesima delusione nel non vedere bonificato il sito, in data 3 Novembre u.s. un nostro attivista ha presentato un esposto presso il comando provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Via Pennesi, con la speranza che si possa provvedere quanto prima alla pulizia della zona.
La totale assenza dell’amministrazione pubblica si avverte sia per l’abbandono dei rifiuti che per la prevenzione di tali fenomeni, infatti, ne sul sito istituzionale comunale, ne in quello dell’azienda municipalizzata, viene posta all’attenzione, con trasparenza e assoluta fermezza, la lotta contro l’abbandono dei rifiuti sul territorio.
Pertanto, il gruppo locale Grilli parlanti di Rieti, rivolge l’invito al Comune di Rieti e all’Azienda Servizi Municipalizzati, con il nuovo corso della presidenza Ciacci (esponente nazionale di assoluto valore della teoria “Rifiuti Zero”), di mettere in pratica, nel più breve tempo possibile, tutti quegli strumenti necessari per tentare di scongiurare l’abbandono nelle strade dei rifiuti urbani, dagli avvisi sui cassonetti, alle guardie ambientali volontarie, dal rafforzamento della presenza della polizia municipale, all’insegnamento, sin dalle scuole primarie, del senso civico e della cultura, nel rispetto per l’ambiente e per loro stessi; proponiamo quindi di coinvolgere anche gli Istituti Scolastici all’evento cartoniadi, il campionato di riciclo promosso da Comieco e Regione Lazio, col quale si mettono in palio, fra i 13 comuni partecipanti, ben 100 mila euro di montepremi da devolvere in opere, servizi e/o iniziative di interesse per il territorio. Sarebbe questo, un modo intelligente di rieducare grandi e piccoli a diventare virtuosi cittadini.
Capitolo a parte lo merita il sistema sanzionatorio, previo utilizzo delle telecamere di videosorveglianza, infatti sempre più comuni italiani, come ad esempio quelli guidati dal M5S di Parma e Pomezia, stanno adottando questo sistema di controllo delle strade maggiori e dei siti ritenuti più sensibili, con ottimi risultati, piccole e facilmente occultabili, potrebbero essere utilizzate anche come deterrente per altri piccoli episodi di microcriminalità, nel pieno rispetto della privacy. Il regolamento sulla videosorveglianza è a disposizione di tutti, in qualsiasi sito comunale che ha già adottato il telecontrollo delle proprie strade comunali, non c’è nulla di nuovo da inventarsi.
Visto il gran numero di rifiuti abbandonati lungo le strade, grazie alle sanzioni inflitte, l’investimento iniziale sarebbe ben ripagato e stimolerebbe ulteriori installazioni; Lo chiedono sempre più cittadini reatini e non dare loro ne ascolto ne riscontro, è ancor più delittuoso dell’abbandono dei rifiuti stessi, laddove la partecipazione alla vita amministrativa doveva essere il punto di forza di questo “nuovo” corso politico/amministrativo.
Bonificare i siti inquinati costa molto ai contribuenti, fare prevenzione costerebbe molto meno, ma bruciare la fiducia del cittadino verso le istituzioni non ha prezzo.
Meetup Amici di Beppe Grillo
“Grilli Parlanti di Rieti”