Nella stessa giornata in cui la Camera di Commercio ed il Ministero del lavoro pubblicano le stime sugli effetti 2010 della crisi in termini occupazionali nel reatino (si prevedono almeno 320 posti di lavoro in meno nel 2010), arrivano dalla Regione Lazio notizie sconfortanti che riguardano tagli drastici alla spesa sociale.
In particolare quello che colpisce per la sua capacità di aggravare una situazione occupazionale – reddituale già gravemente compromessa è la decisione
(che speriamo sia emendata nel Consiglio Regionale che si terrà domani 4 agosto), di tagliare in maniera “lineare” del 25 % lo stanziamento a valere sui fondi per il reddito minimo garantito.
La misura, al di là di quanto esternato recentemente in termini di esigenza di snellezza delle procedure e di una più attenta campagna informativa, resta una misura utile ad alleviare gli effetti che la crisi e la conseguente disoccupazione produce sui redditi delle famiglie, specie in un territorio con quello reatino.
Stride allora ancor i più la decisione di sottrarre a questo intervento la cifra annua di 15 milioni di euro.
Per la provincia di Rieti questo, con lo spannometro, equivale a privare di ogni reddito o sussidio circa 100 famiglie.
Questo mentre a valere sulle graduatorie del bando anno 2009 non è stato erogato dalla Regione Lazio, ad oggi, neanche un euro.
La CGIL non intende assistere passivamente all’ennesimo provvedimento che fa cassa sulla pelle dei più deboli.
Speriamo di non ritrovarci ancora una volta soli, e che anche altre Organizzazioni, oltre che a produrre esternazioni e comunicati, intendano unirsi in una battaglia unitaria con la CGIL a tutela di quanti le OO.SS. dovrebbero tutelare e rappresentare.