In empasse il Club Auto storiche di Rieti

Si è tenuta sabato 31 ottobre la seduta dell’ assemblea dei soci del Club Auto storiche di Rieti, fondato nel 1997 dall’appassionato Tullio Ciferri, concessionario di auto ed apprezzato pilota, venuto a mancare l’ anno scorso .
Il C.A.R. è un’associazione che raccoglie gli appassionati di auto d’epoca della provincia laziale e che su Rieti conta un’ attività quasi ventennale tra raduni, esposizioni, gare e attività sociali che hanno colorato per tutti questi anni la nostra città grazie all’ impegno di tanti volontari, che con dedizione , impegno ed onestà hanno costruito una realtà territoriale che fa ombra a tante altre associazioni di città più importanti di Rieti, tanto da essersi federato con l’ A.S.I. Automotoclub Storico Italiano, e proprio da quest’ultimo premiato per ben due volte, nel 2010 e nel 2014, con la “Manovella d’oro”, prestigioso riconoscimento attribuito annualmente alle migliori manifestazioni organizzate dai club membri.
Una realtà patrimonio degli appassionati e della città. Un club che sta facendo i conti con il vuoto lasciato da Tullio Ciferri e come nel peggiore dei malcostumi italiani, nel momento in cui viene a mancare il padre nobile di un progetto ecco che prendono corpo le invidie, le gelosie, le antipatie…sfuriate in un’assemblea dei soci molto tesa , tra le accuse di alcuni soci di non poter visionare nemmeno lo statuto e clausole spuntate fuori all’ultimo momento.
Una resa dei conti consumata ieri in vista del rinnovo delle cariche interne all’ associazione a distanza di un anno dalla scomparsa del defunto Tullio Ciferri. Sicuramente non un bel modo di onorare il ricordo del suo fondatore nella giornata in cui tutti ci dovremmo fermare e pensare a chi non c’è più e a cosa ci ha lasciato.
Un’empasse che speriamo duri poco e che si risolva nel migliore dei modi, con il coinvolgimento di tutti i soci e gli appassionati di Rieti e della provincia e l’ individuazioni di persone capaci che continuino a far crescere la realtà del C.A.R. di Rieti, per farci tornare presto a sentire rombare i motori di auto che hanno fatto la storia in giro per le strade della nostra terra.