COLDIRETTI: QUESTA MATTINA ROMA SENZA LATTE, BLOCCATI 35 CAMION DELLA DISTRIBUZIONE

Aldo Mattia

Roma, 23 luglio, una data storica per la Coldiretti che ha occupato, questa notte, la Centrale del Latte, impedendo l’entrata e l’uscita di ben 35 camion che avrebbero dovuto rifornire la capitale.

Un’azione che ha ottenuto un grande risultato: la riapertura della trattativa. Dopo ore di mobilitazione dura e non autorizzata  alla quale hanno partecipato gli allevatori reatini, verso le 10.30 del mattino, è arrivata la notizia di uno scongelamento anche da parte della Centrale.

Il direttore vicario della Direzione regionale agricoltura, Roberto Ottaviani,  ha raggiunto i manifestanti con la bella notizia ed una lettera di convocazione del neo assessore all’agricoltura Birindelli. Nel nuovo tavolo, fissato per la giornata del 27 luglio, al primo posto la discussione del prezzo alla stalla, ma anche la rivalorizzazione dell’intero settore.

Il fatto che Roma si sia svegliata senza il latte della Centrale non è così irrilevante, considerando che da qui proviene oltre il 75 per cento del latte venduto.  Una decisione ‘estrema’ presa dai dirigenti Aldo Mattia, Enzo Nesta e Massimo Gargano, alla luce di diversi fattori legati alla politica della Centrale: il recente fallimento del Tavolo della Trattativa dovuto alla sua totale indisponibilità ad accettare che il prezzo di acquisto salga dagli 73,04 centesimi ai 38.50 proposti dall’assessorato e approvati dagli altri sindacali e dal mondo industriale.

Fatto ancor più grave l’aumento, in questi giorni, di ben 12 centesimi al litro alla cassa.    Insomma, la ‘vertenza’ vede contrapposta da un lato la Centrale e dall’altro i produttori sulla delicata questione del prezzo, la prima vera emergenza da risolvere pena la chiusura di numerose aziende.
"E’ ora che la Centrale del Latte di Roma – spiega il Presidente di Coldiretti, Massimo Gargano – restituisca qualcosa a questa terra".

Per il direttore della Coldiretti del Lazio, Aldo Mattia, e per il vicepresidente di Rieti Enzo Nesta "questa e’ una manifestazione frutto della esasperazione, ai produttori che chiedono un aumento del prezzo del latte per sopravvivere si risponde no, mentre il latte della Centrale ha avuto un aumento di 10 centesimi al dettaglio. E’ una sproporzione inaccettabile, per questo scenderemo di nuovo in piazza, se non si raggiungerà un congruo accordo dopo l’incontro del 27 luglio".