Venerdì 30 luglio, nel borgo di Poggio Nativo, si terrà la prima edizione del Premio “Ratto delle Sabine” ideato da Laura Lattuada. Con questo premio si vuole dare un riconoscimento ad una donna che, con almeno sessanta primavere alle spalle, continui con entusiasmo, vitalità ed intelligenza a rendere utile e attiva la sua vita per se stessa e per gli altri.
Un comitato presieduto da
L’evento verrà condotto da Pippo Baudo ed avrà come madrina d’eccezione Marta Marzotto. Alla serata parteciperanno il Sindaco di Poggio Nativo Vittore Antonini, il Sindaco di Rieti Giuseppe Emili e
Accanto a Laura Lattuada nell’organizzazione della serata, Jean Paul Troili, nato e vissuto proprio a Poggio Nativo: grande creatore di eventi.
La regia della serata sarà di Matteo Tarasco, regista di spettacoli importanti come “La bisbetica domata” con Tullio Solenghi, che dopo pochi giorni debutterà al Festival di Borgio Verezzi con “Il burbero benefico” con Mariano Rigillo e, nella primavera di quest’anno, ha diretto Laura Lattuada nel monologo “L’inferno non esiste” di Susanna Tamaro.
Il premio è stato pensato nell’ambito di un progetto di più ampio respiro, il “Sabinarum Festival” (Festival della Sabina), che partirà nell’estate 2011 e vedrà coinvolti, con serate a tema dedicate al Teatro, alla Musica e alla Poesia, i cortili, le piazze e i giardini più suggestivi di alcuni borghi della Sabina come Casperia, Poggio Catino, Montasola, Salisano, Cantalupo, Roccantica e Montopoli.
Entrambi gli eventi sono stati ideati e fortemente voluti da Laura Lattuada, attrice di teatro e di televisione, che ne è la direttrice artistica.
“Ho scoperto il territorio sabino quando, cercando una casa vicino a Roma, in una campagna ancora incontaminata e “selvaggia” mi sono imbattuta nel paesino di Poggio Catino: in meno di un’ora di auto dal caos della città, ci si ritrova tra boschi e montagne bellissime. Piano piano, scoprendo i vari borghi e l’umanità delle persone che li abitano, ho pensato a quanto sarebbe stato bello unire la mia passione per il teatro e lo spettacolo alla Sabina, per valorizzare questo territorio così ricco di bellezza e di fascino.
Il Premio dovrà essere l’evento clou a chiusura del Festival ed ho pensato, guardando la società che ci circonda, di dedicarlo a donne over sessanta che vivano la vita come un gioco avventuroso con la consapevolezza della propria età”.