Gli uomini del Comando Stazione Forestale di Montebuono, durante lo svolgimento del servizio di controllo del territorio, teso a prevenire e reprimere i reati ambientali in aree rurali con particolare riferimento alle zone agricole, operato in territorio del Comune di Selci, notavano dei lavori edili in corso d’opera. Giunti sul posto procedevano ad effettuare i controlli di rito al fine di accertare la liceità degli stessi. Gli accertamenti venivano condotti anche presso l’Ufficio Tecnico del Comune e proseguivano in sinergia con il personale del medesimo. Di fatto emergeva che le volumetrie realizzate e in corso di ultimazione erano in totale difformità e in contrasto ai tutoli edilizi all’uopo rilasciati considerato che la zona in base al vigente P.G.R. è da ritenersi Agricola e quindi soggetta a restrizioni in fatto di nuove volumetrie edili.
Nello specifico, su un manufatto articolato su due livelli realizzato in zona Agricola, il locale tecnico che da progetto doveva essere completamente “tombato” ed inaccessibile, in realtà durante i controlli esperiti, risultava essere un seminterrato avente un lato completamente fuori terra, collegato al piano terreno a mezzo di apertura praticata sul solaio, dotato di porta d’ingresso, finestre ed impianti tecnici civili. Ciò ha consentito ai proprietari di ottenere illecitamente una superficie utile pari a 90 metri quadrati circa. Al piano terreno, una porzione pari a circa 40 mq. era stata resa abitabile dotandola di mattonati, impianti tecnici civili e ponendola in collegamento con la preesistente zona ad uso abitativo.
Gli Agenti del Corpo Forestale dello Stato, provvedevano a notiziare dei fatti accertati la Procura della Repubblica di Rieti deferendo alla stessa n. 5 persone (Proprietari, Direttore dei lavori e i legali rappresentanti delle Imprese esecutrici dei lavori) responsabili a vario titolo dei reati di abuso edilizio e violazione alla normativa antisismica. A seguito dell’attività investigativa svolta dal CFS, il Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Rieti disponeva il sequestro preventivo dell’immobile abusivo, al fine di inibire l’aggravio del reato.
I controlli del Corpo Forestale dello Stato, Comando Stazione di Montebuono a tutela dell’ambiente e con particolare riferimento alle attività edili in zona agricola sono tutt’ora in corso nella giurisdizione di competenza al fine di garantire il rispetto del territorio.