Una discussione con la compagna, la precaria situazione economica, le scarse prospettive di lavoro. Tutti elementi che verso le 19.00 di ieri hanno portato un quarantenne reatino, già noto alle forze dell’ordine, a decidere di voler farla finita.
Uscendo di casa ha detto alla compagna che sarebbe andato a gettarsi nelle fredde acque del fiume Velino e proprio sulla sponda del fiume lo hanno trovato gli uomini della Squadra Volante della Questura di Rieti, due equipaggi immediatamente accorsi quando la donna ha chiamato il 113 per chiedere l’aiuto della Polizia.
L’uomo, in stato confusionale, era in bilico sull’argine nei pressi del Ponte Giovanni XXII e gli agenti gli si sono avvicinati con molta cautela, per evitare che, nella foga della propria disperazione, il quarantenne potesse decidere di saltare o anche, semplicemente, scivolare sul fondo fangoso.
I poliziotti hanno quindi avviato con lui un lungo dialogo, cercando di riportarlo alla ragione e solo grazie alla calma mantenuta durante quei lunghi minuti di colloquio, sono riusciti a rasserenare in parte l’uomo e ad avvicinarglisi abbastanza da poter approfittare di un momento di sua distrazione per afferrarlo e allontanarlo dal bordo dell’argine e a portarlo sulla strada.
Lì hanno continuato a parlare con lui fino all’arrivo di un’ambulanza che lo ha trasportato all’ospedale “San Camillo de’ Lellis”, dove, dopo essere stato visitato, i sanitari hanno disposto il suo ricovero presso il Servizio prevenzione diagnosi e cura.
“Un lieto fine che più di ogni altra cosa rappresenta il quotidiano impegno degli uomini della Polizia di Stato a tutela della collettività”, ha dichiarato il Questore di Rieti, Dr. Gualtiero D’Andrea.
Gli operatori intervenuti sono il Sovrintendente Claudio Filippi, gli Assistenti Capo Rocco Ceci e Sandro Iacuitto e l’Assistente Simone Margutti.