Il 9-10-11 settembre tre giorni di dibattiti con la Uil

Presentata questa mattina presso la sede provinciale della UIL di Rieti la manifestazione “INCONTRIAMOCI Ricostruiamo il Futuro”, tre giorni di dibattiti, convegni, musica e folklore. Il segretario della Uil Alberto Paolucci chiama a raccolta la città, la politica, le associazioni: “servono un impegno straordinario e uno scatto di orgoglio per ripartire. Per tre giorni ne parleremo al Postiglione, svincolo per Contigliano sulla Rieti-Terni”.
Il tema di snodo per dare respiro al territorio, secondo Paolucci, è monetizzare il “petrolio bianco” (l’acqua potabile) che ogni giorno parte dal Reatino, dalla Valle del Velino, dal Cicolano e dalla Sabina per confluire nella Capitale.
“Per saldare il pregresso in modo “dignitoso”, Roma-Acea-Regione Lazio dovrebbero versare immediatamente 105 milioni di euro nelle casse della Provincia di Rieti e Comuni interessati come pagamento delle percentuali spettanti per l’acqua potabile che inviamo ogni giorno verso la Capitale. Tardare un giorno di più significa colpire a morte la nostra terra che è in ginocchio”.
Alberto Paolucci, segretario provinciale della Uil, alla vigilia della “Tre Giorni” di dibattiti al Postiglione di Contigliano lancia l’affondo e presenta il tema trainante: “a me non interessa se chi ha governato cinque o dieci anni fa il Comune di Roma e la Regione ha fatto il furbo o ha favorito Acea, oggi diciamo basta! Rieti è in ginocchio, occorrono una serie di investimenti che il Governo nazionale e quello regionale non vogliono fare per mancanza di fondi (dicono) e allora noi rispondiamo dateci quanto ci spetta come territorio per il nostro petrolio bianco, l’acqua. Poi, così, i nuovi treni per potenziare la Rieti-Terni-Roma o i danari per scongiurare i tagli del Cotral ce li avremo. Sono i nostri, non vogliamo l’elemosina”.
“Per non parlare di quanto si potrebbe fare per garantire la manutenzione e la comunicazione del Cammino di Francesco. Come si fa a fare turismo e cultura senza investimenti? Ai politici dico avete visto quanta gente c’era per l’insediamento del nuovo Vescovo? Rieti può crescere con la fede e il turismo religioso – prosegue Alberto Paolucci – e infine c’è il capitolo delle grandi opere. Tutte ferme per colpa delle ripicche della politica. Il Comune non interviene, il PD è spaccato e nessuno decide. Alla Regione c’è un caos apparente perchè Zingaretti e i suoi  prendono posizione ed investono dove dicono loro. Rieti ha un bisogno terribile di risorgere, ce lo chiedono migliaia di cassintegrati e le loro famiglie. Come Uil chiediamo aiuto al nuovo Vescovo Domenico Pompili e a quel che resta della Prefettura e cioè al sempre disponibile dott. Paolo Grieco. Roma rispetti la legge e paghi la nostra acqua” – conclude Alberto Paolucci.