Marmore, archeologia industriale e vernacolo: il teatro delle nostre tradizioni

La Pro Loco Marmore, sempre al lavoro per perseguire l’obiettivo che si è prefisso “diffusione della cultura e valorizzazione del territorio ternano e delle sue eccellenze”, organizza, anche quest’anno, una rassegna teatrale in vernacolo.
Il dialetto, afferma Matteo Zannetti Presidente della Pro Loco Marmore, è un patrimonio culturale e il miglior modo di tutelarlo è tenerlo vivo. Valorizzarlo significa farne apprezzare il legame intimo e particolare con il territorio, le capacità espressive, i contenuti comici, poetici, ironici. Renderlo testo teatrale significa continuare una tradizione che ha radici antichissime e un ruolo di rilievo nell’ambito delle arti performative italiane. Noi non vogliamo però fermarci solo a questo, desideriamo unire l’arte alla natura, alla storia, alla conoscenza dei nostri meravigliosi luoghi.
Ci sono tante buone ragioni per cui “Archeologia industriale e vernacolo: il dialetto delle nostre tradizioni” è giunto alla sua terza edizione, e si svolgerà, dal 20 al 26 agosto presso il Parco Campacci di Marmore, Sentiero 5, oggi sito di archeologia industriale. Quale migliore cornice scenografica?
Il sentiero 5, realizzato di recente,  si sviluppa sul ciglio della rupe di Marmore, con andamento pianeggiante per circa un chilometro, offrendo panorami mozzafiato.
Nel primo tratto si scorge la conca ternana, procedendo, la prospettiva cambia aprendosi sulla valle del fiume Nera e su diversi borghi medioevali sino alle gole di Ferentillo. Durante il cammino si incontrano 11 pozzi artificiali realizzati per i lavori di consolidamento che, oltre ad aver messo in sicurezza il fronte orientale della rupe, hanno restituito visibilità a numerose testimonianze di archeologia industriale, tra cui le presse e le vasche di raccolta della vecchia centrale idroelettrica di Spoleto.
Il sentiero, all’interno di un’area suggestiva e di notevole valore paesistico, grazie alla presenza della cascata delle Marmore, si presenta come un monumentale parco di archeologia industriale a cielo aperto che riunisce sei grandi manufatti provenienti dalle centrali idroelettriche di Galleto e Narni: turbine delle tipologie Kaplan e Francis, e disributori di flusso per turbine.
L’evento, cominciato come un esperimento della Pro Loco Marmore ha guadagnato negli anni popolarità e consensi per la qualità e la varietà delle sue proposte, tanto da diventare interregionale.
Da mesi la Pro Loco Marmore sta operando per organizzare al meglio questo progetto, i cui destinatari sono bambini, ragazzi, adulti, persone con handicap, famiglie intere, nell’auspicio che possa essere apprezzato e ricordato per la sua “unicità”; e cosa c’è di meglio che dedicare i pomeriggi alla scoperta delle nostre radici, alla natura, alla storia, alla cultura, e poi, alla sera e con il fresco, fare due sane risate assistendo a commedie dialettali in vernacolo?
Divertirsi per conoscere!
Conoscere, con allegria, uno straordinario connubio tra natura, arte, archeologia, tradizioni. Il tutto racchiuso in una location unica per la sua naturale bellezza e facilità di accesso che permetterà la fruizione gratuita delle visite e delle rappresentazioni teatrali.
Quest’anno anche il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, riconoscendo la validità di tale manifestazione, ha concesso il patrocinio; un bel biglietto di presentazione che giova anche al Comune di Terni per la prossima candidatura a “capitale italiana della cultura 2016-2017”
Hanno altresì concesso il patrocinio: Regione Umbria, Provincia di Terni, Comune di Terni, UNPLI Umbria, Confesercenti Terni, Confcommercio Terni.
Tanto lavoro è stato fatto e altrettanto ci aspetta, ma la nostra tenacia e l’aiuto dei volontari del Direttivo della Pro Loco Marmore faranno si’ che il turista diventi “promotore del nostro territorio” anche semplicemente raccontando ai colleghi di lavoro, agli amici e conoscenti, ai parenti, le emozioni provate in un territorio ricco di arte, natura, cultura, sport, gastronomia di eccellenza.
Le compagnie amatoriali che si succederanno sul palco sono La Traussa di Spoleto, la Compagnia de lu teatru a la bona, La nuova Compagnia Teatro Città di Terni, l’Associazione Green Heart di Pila di Perugia, Sipario Rosso di Rieti, I Clitunnali di Campello Sul Clitunno.
Al termine della rassegna teatrale è prevista, per il 29 agosto “Mille passi sotto le stelle” una splendida passeggiata di notte per il paese di Marmore e i Campacci per riscoprire la magia del belvedere superiore della Cascata delle Marmore con ristoranti, bar, negozi aperti, percorsi gastronomici offerti dalle attività commerciali, live band lungo le vie del paese, animazione per bambini, mostra mercato artigianato, esposizioni di artisti vari ecc.