Leggiamo con interesse, sulle prime pagine dei giornali, le dichiarazioni dell’ex assessore Cicchetti, che dopo l’intensa sia pur brevissima esperienza di amministratore regionale, rilancia il suo impegno in difesa del nostro territorio, così politicamente e socialmente umiliato per la sua cacciata dalla giunta Polverini, affermando la sua disponibilità a ri-ricandidarsi come sindaco di Rieti alle elezioni del 2012.
Lodevole dedizione alla causa e alla rappresentanza delle istanze del reatino, anche se ci permettiamo di far notare quanto segue.
Primo: durante la partecipata manifestazione di piazza convocata dal PDL in difesa della rappresentanza reatina nella giunta regionale, sembrava che sul palco si alternassero esponenti dell’opposizione, al punto da far sorgere una domanda: ma chi ha sostenuto, votato e fatto votare Polverini e il centrodestra alle ultime elezioni regionali?
Secondo: l’impegno in favore del territorio non è una questione di cariche, e anche se è vero che un sindaco guadagna meno del tanto (troppo) che intasca un consigliere regionale, ha certamente più potere di un semplice membro di un’assemblea legislativa convocata di rado, e spesso solo per approvare in fretta delibere di giunta.
Terzo: l’eventuale scelta dell’ex sindaco, ex assessore e (nel caso) ex consigliere regionale come candidato al vertice della giunta comunale di Rieti porrebbe in risalto un problema politico grande come una casa. Un problema chiamato "rinnovamento", e certamente trasversale a tutti i partiti. Il ricambio generazionale della classe politica, compresa quella locale, non è affatto una questione anagrafica, ma piuttosto un problema che riguarda il futuro e lo sviluppo della nostra città.
Antonio Cicchetti è il più importante esponente di quella classe dirigente locale responsabile del declino e dell’isolamento economico e culturale della nostra città, dalla quale i giovani sono costretti ad andare via, se vogliono trovare una qualche prospettiva di lavoro, oppure un minimo spazio di espressione.
Quando torneremo a votare, nel 2012, saranno trascorsi 18 (diciotto) anni dalla sua prima elezione, consigliere Cicchetti. Politicamente parlando, un’era geologica.
L’enorme consenso elettorale conseguito alle ultime elezioni la legittimano a continuare il suo lavoro in seno al parlamento regionale, ma ci permetta un consiglio: si impegni anche, nel suo partito e nel suo schieramento, in favore del ricambio generazionale.