MELILLI: A PAGARE I COSTI DEL GRA SARANNO I LAVORATORI DELLE PROVINCE

Fabio Melilli

“Il presidente dell’Anas Pietro Ciucci conferma con grande tranquillità che a pagare i costi del Grande raccordo anulare saranno solo i cittadini che vengono da fuori Roma.

A prescindere dal fatto che sfugge al presidente Ciucci che ci sono centinaia di migliaia di romani che si spostano verso le province del Lazio, la sua affermazione conferma che il Governo, non avendo la possibilità di installare decine di caselli attorno il Grande raccordo anulare, sceglie di far cassa con i lavoratori delle province che si recano ogni giorno nella Capitale, con il risultato assurdo che pagherà la manutenzione del Gra anche chi per recarsi a Roma non utilizza il raccordo.

Una tassa vera e propria per le famiglie sabine che noi riteniamo giuridicamente illegittima, per questo insieme alla Provincia di Roma stiamo ricorrendo al Tar perché il decreto del Governo venga annullato, non si può infatti trasformare una tariffa in una tassa e farla per di più pagare anche a coloro che il Raccordo anulare non lo percorrono. Per questo motivo domani mattina sarò al casello di Fiano a protestare insieme ai lavoratori della Sabina contro l’assurdo aumento del pedaggio dei caselli di Fiano e dell’A24.”.