PESCETELLI: CONTINUA LA STERILE, SGRADEVOLE POLEMICA, SUL REDDITO MINIMO GARANTITO

Pescetelli Segretario Cisl Rieti

La Provincia di Rieti, che gestisce il rapporto ultimo con i beneficiari, che ricordiamo trattasi di cittadini disagiati economicamente, è sempre più interessata a scaricare le colpe di ritardi e scarsa informazione nell’erogazione dei contributi, su altri (Patronato, Enti di assistenza etc.), piuttosto che risolvere un problema che, evidentemente per carenza di sensibilità sociale, ha provocato direttamente.

Mentre l’assessore provinciale alle politiche sociali Luigi Taddei gestisce la vicenda,  da par suo, il presidente della Provincia Fabio Melilli, nonostante anche la Cgil abbia convenuto che si debbano riaprire immediatamente i termini sulla presentazione delle domande perché “l’iniziativa è stata vincolata alla testardaggine burocratica che ha impedito a decine di aventi diritto di integrare le notizie richieste nei moduli di domanda”, occupatissimo ad organizzare la secessione delle province del Lazio e a consolidare la propria leadership sul partito democratico locale,sull’argomento sembra disinteressato, anche se poi risulta tanto preoccupato, evidentemente per la propria immagine, da contattare direttamente “questo e quello” per mandare messaggi e/o avvertimenti.

La sensazione dominante, anche in questa vicenda (e non solo su quella che ha coinvolto Cicchetti ex assessore regionale) , è che non si tenga conto in alcun modo  degli interessi dei cittadini e dei gravi problemi che affliggono la nostra provincia. I loro rappresentati infatti, quando sono chiamati, o costretti a scegliere tra gli interessi di partito (sarebbe meglio dire gli interessi individuali di carriera politica) e quelli dei cittadini elettori e dei territori in cui essi risiedono ed operano, prediligono sempre e comunque i primi, tralasciando sistematicamente i secondi.
Forse è venuto il momento di dire che i problemi del territorio reatino e dei reatini, meritano rappresentanti delle istituzioni e della politica un po’ diversi da quelli che ci ritroviamo.
Senza voler generalizzare ed offendere la sensibilità di alcuno, sarebbe meglio che Melilli si attardasse meno nelle questioni partitiche, ivi compresa la sistemazione del partito in cui milita, per dedicarsi una volta per tutte ai problemi reali di questa provincia. Alle problematiche a cui sono costretti, loro malgrado, migliaia di reatini ogni giorno.
In modo tale da poter valorizzare al meglio le proprie capacità. 
Così da lasciare agli iscritti ed agli elettori tutti, la possibilità di costruire soluzioni innovative, comunque diverse per la gestione del partito democratico, in grado di coinvolgere, senza ulteriori marginalizzazioni quanti a Rieti vogliono un Pd migliore ma soprattutto, realmente democratico”.