Anche a Rieti arriva Democrazia Solidale

“Democrazia Solidale” arriva anche a Rieti, con l’obiettivo di elaborare idee, valorizzare progetti e persone, ridare dignità sociale all’Italia ma all’intero territorio nazionale. Saremo aperti al confronto e a raccogliere tutte quelle istanze, bisogni, richieste che i reatini porteranno alla nostra attenzione. Saremo un “laboratorio” politico ma soprattutto un contenitore di proposte, e un pungolo politico per l’attuale classe dirigente che ha marginalizzato non solo il nostro territorio ma l’intero sistema produttivo, sociale e culturale della nostra provincia.
L’Italia sta vivendo una stagione di forti e radicali cambiamenti. Lo sta facendo nell’ottica di una prospettiva europea che la classe politica reatina non ha saputo cogliere non ha saputo trasformare in risorsa ma solo in tagli e disagi per l’intero territorio. Mentre in altre realtà territoriali le profonde trasformazioni hanno prodotto anche prospettive di sviluppo, orizzonti di crescita economica e culturali nelle nostra provincia hanno ridotto il perimetro dello sviluppo, penalizzato il lavoro e fortemente limitato la crescita del territorio. Con risultati che sono sotto gli occhi di tutti e che sono una politica miope fa finta di non vedere. In questi anni di latitanza dell’azione politica si sono ridotte le opportunità di lavoro, il livello della disoccupazione è cresciuto a livelli superiori a quelli nazionali, e le occasioni per guardare al futuro con margini di positività si sono praticamente annullate. Di fronte a un quadro socio-politico così complicato “Democrazia Solidale” si pone l’orizzonte di offrire una prospettiva progettuale nuova: riannodando il filo del dialogo con tutte le realtà sociali del territorio. Quelle realtà, che umiliate dagli interessi personali degli esponenti della classe politica, ora sono pronte a tornare all’interno del dibattito civico e che sentono la necessità di salvare un territorio dall’anemia delle idee e della progettualità.
Democrazia Solidale vuole rimettere al centro la dignità del nostro territorio. Vuole farlo con tutti, con le fasce più disagiate, con le centinaia di pendolari costretti ogni giorni a varcare i confini della provincia per un lavoro, a volte anche precario, con i tanti malati che di fronte alle inefficienze e alle interminabili liste d’attesa scelgono centri sanitari fuori della nostra provincia, con i giovani che guardando Rieti immaginano un percorso futuro lontano dal nostro capoluogo sabino.
Certo l’Italia in questi anni è cambiata molto. La globalizzazione e la rete hanno ridotto distanze e barriere. Accorciato tempi e ampliato servizi. Ma dove era la nostra classe politica di fronte a questo nuovo e straordinario percorso? E’ chiaro, allora, che il cambiamento non arriva da solo ma va interpretato, colto, irreggimentato verso la società e le istanze del territorio. E Democrazia Solidale nasce per questo: per riannodare le sinergia positive del nostro territorio. Riconiugare turismo e cultura, infrastrutture, lavoro e industria, ma soprattutto per essere da pungolo a quanti in questi anni hanno beneficiato dei privilegi della politica disinteressandosi delle istanze e dei problemi del nostro territorio.
E’ su queste basi e su questi temi che Democrazia Solidale si presenterà nel nostro territorio .     Lo farà dialogando con tutti, rimettendo al centro gli interessi della città, della provincia, i bisogni veri dei cittadini: dall’occupazione al terzo settore, dal turismo, alla sanità, dal trasporto all’industria.
Così come Democrazia Solidale sarà a livello nazionale nelle “periferie d’Italia”, noi saremo nelle frazioni, nei comuni, nella rete dei bisogni reali del territorio. Lo faremo tutti i giorni, con costanza, con attenzione, ma lo faremo soprattutto per dare una prospettiva ai nostri figli.