Egregio presidente Renata Polverini,
apprendo dalla stampa delle imminenti dimissioni di Antonio Cicchetti da assessore della Giunta da lei presieduta e mi domando il perché.
Sembra che a prevalere, sulle scelte poste in essere, siano le ragioni della politica. Ragioni tanto forti da oscurare quelle di un territorio che alle ultime elezioni ha voluto fortemente Antonio Cicchetti come suo massimo rappresentante per uscire dallo stallo in cui è finito.
Un territorio, quello reatino, che attraverso Cicchetti assessore, avrebbe potuto ottenere quel giusto riconoscimento cercato a lungo, ma ogni volta disatteso.
Egregio presidente Polverini,
come lei sono un ex sindacalista. Segretario generale della Cisl con tre mandati alle spalle, con conoscenza dei problemi della provincia di Rieti.
Per questo non nascondo il mio rammarico per quanto sta accadendo o potrebbe accadere.
Non sarà facile spiegare ai 14 mila elettori (tanti sono stati i voti ottenuti da Cicchetti alle regionali), che la dignità ottenuta dal nostro territorio, grazie ad un reatino in Giunta, potrebbe tornare in discussione.
Inutile dire che, se quanto si paventa in queste ore dovesse realizzarsi, potrebbe precludere a lacerazioni interne al reatino, che ne acutizzerebbero ulteriormente le criticità, rischiando di soffocarlo.
Egregio presidente Polverini,
qualche volta le ragioni della politica possono e devono essere messe da parte in favore dei cittadini. Non si tratta di un atto di coraggio, ma della necessità di fare chiarezza su una questione che va oltre la semplice poltrona.
Perché le eventuali dimissioni di Cicchetti saranno metabolizzate dai reatini come l’ennesimo schiaffo della politica romana nei confronti della provincia di Rieti e questo, egregio Presidente, difficilmente sarà dimenticato”.