I consiglieri Carucci, Colantoni, De Santis Nobili, Rossi, Turina e Perelli scivono al Senatore Cicolani e all’assessore Tittoni vice coordinatore provinciale del PDL.
Alla luce delle recenti iniziative assunte nel Comune di Rieti da vari consiglieri di maggioranza, riteniamo necessario e doveroso, allo scopo di garantire la massima trasparenza, correttezza e lealtà e per evitare che la pur faticosa azione di costruzione del PDL possa determinare esclusione e non aggregazione attraverso regole certe ed organismi decisionali titolati a deliberare indirizzi politici, di precisare e indicare quanto segue:
Nel Consiglio Comunale del 06 maggio 2010, i sottoscritti consiglieri, tutti regolarmente iscritti al PDL, prendendo atto di un appiattimento del dibattito politico, assumono l’iniziativa di costituire il nuovo gruppo “Fondazione della libertà per il PDL” con l’obiettivo di rivitalizzare il confronto interno con l’intento di rendere più stabile la maggioranza intorno al Sindaco Giuseppe Emili e cercando di contenere la frammentazione dei gruppi consiliari, al momento nella misura di 19 su 40 consiglieri e dare inizio a quel processo di sensibilizzazione per arrivare ad un unico gruppo consiliare.
Consapevoli che ad un eventuale gruppo PDL si sarebbe dovuto giungere attraverso un processo democratico interno al coordinamento, i sottoscritti hanno correttamente denominato il gruppo “…..per il PDL”.
In data 11.05.2010 viene inoltrata una nota, datata il 07.05.2010 (di cui si allega copia) da comunicare al consiglio comunale per la costituzione del gruppo PDL su presunta autorizzazione non ben definita del coordinamento provinciale riunitosi in data 10.05.2010.
Sulla base di quanto sopra i sottoscritti ritengono che la definizione ufficiale del gruppo con la denominazione PDL non possa che seguire il giusto e corretto iter procedurale e pertanto si suggerisce di seguire i seguenti passaggi:
1) Verificare che tutti i componenti del coordinamento provinciale siano regolarmente iscritti dalla data di costituzione del Coordinamento stesso, in modo da legittimare le decisioni assunte dall’organismo politico;
2) Assumere la decisione di voler costituire il gruppo ufficiale del PDL attraverso un dibattito interno documentato da relativo verbale degli interventi;
3) Assumere da parte del Coordinatore e dal Vice Coordinatore l’incarico di avviare una indagine esplorativa tra tutti i consiglieri di centrodestra, evitando l’esclusione di alcuni, per acquisirne il parere in modo da stabilire in modo chiaro la più ragionevole soluzione convinta e condivisa.
4) Verificare la regolare iscrizione al PDL dei consiglieri.
5) Deliberare in via definitiva la eventuale costituzione del gruppo unico, o altre soluzioni, da parte dal Coordinamento del Partito.
Con lo spirito costruttivo e leale che ha sempre contraddistinto i sottoscritti, riteniamo essenziale che venga attivato il procedimento sopra indicato per allontanare l’idea di azioni individuali e estemporanee che non contribuiscono alla costruzione vera di un solido partito di governo, fortemente preoccupati anche di quanto sta avvenendo in varie parti d’Italia ed in particolare al Comune di Roma dove recentemente sia il capogruppo del PDL che ben sette consiglieri comunali hanno preso le distanza dal PDL.
Quanto sopra inoltre anche al fine di scongiurare sterili polemiche da parte di qualche consigliere comunale che su testate giornalistiche locali ha ritenuto di dover intervenire con valutazioni prive di costrutto.