Nel corso di indagini tributarie, riconducibili alla più generale azione della Guardia di Finanza a contrasto delle forme di illegalità economico-finanziaria connesse all’evasione fiscale, il Nucleo di Polizia Tributaria di Rieti ha concluso una serie di interventi ispettivi nei confronti di alcune società della bassa Sabina, di un artigiano del reatino, nonché di un imprenditore domiciliato in Terni e titolare di una azienda avente sede legale in Roma.
I soggetti sottoposti a verifica fiscale sono stati individuati a seguito di indagini di polizia giudiziaria, delegate dalla magistratura nel settore della spesa pubblica, volte a contrastare le varie forme di illegalità che recano pregiudizio alle “uscite” del bilancio nazionale, locale e comunitario.
Gli imprenditori, molti dei quali sono anche risultati evasori totali per molteplici annualità, hanno sottratto al Fisco ricavi per oltre sei milioni di euro.
Alla ricostruzione del volume d’affari le Fiamme Gialle di Rieti sono giunte partendo dall’esame della documentazione contabile ed extra-contabile acquisita nel corso delle indagini delegate di polizia giudiziaria, nonché da quella successivamente reperita anche presso soggetti terzi con i c.d. “controlli incrociati”.
Gli uffici dell’Agenzia delle Entrate di Rieti e Roma sono stati attivati per il recupero dei tributi evasi e per l’irrogazione delle previste sanzioni. Oltre a ciò, per sette persone sono anche scattate le denunce alla competente Autorità Giudiziaria per diversi reati di natura fiscale quali: l’emissione e l’utilizzo di fatture false, l’infedele ed omessa dichiarazione nonché la distruzione e l’occultamento di scritture contabili.
L’artigiano reatino si è reso anche responsabile del mancato versamento di ritenute previdenziali ed assistenziali relative a 7 lavoratori impiegati “a nero”, per lui è stata inoltre inviata la segnalazione alla locale Direzione Provinciale del Lavoro.
L’attività della Guardia di Finanza nel vitale settore della tutela delle entrate è orientata a contrastare gli effetti distorsivi dell’evasione fiscale, a favore delle imprese e dei contribuenti che operano correttamente e nell’intento di combattere fenomeni di concorrenza sleale, garantendo così un fisco più equo e proporzionale all’effettiva capacità di ognuno.