Sono abituato a dire quello che penso senza fare troppi calcoli per capire se è conveniente evitare di esprimerlo. Sono anche consapevole che in questo caso ciò che dirò, potrebbe incontrare non poche contrarietà purtuttavia, incurante delle reazioni che potrà suscitare ed in coerenza con quanto penso da sempre, sento di non potermi ritrarre dall’esprimere la mia incomprensione per la veemente protesta, culminata con lo sciopero dei trasporti Cotral promossa dai sindacati oggi nel reatino, contro un progetto della regione Lazio che tenta di operare dei risparmi nel settore, evitando la percorrenza di bus nella tratta Passo Corese-Roma servita da un servizio metropolitano.
Evidentemente ritengo che il servizio di trasporti Rieti-Roma sia vitale per il nostro territorio e che, la sua eventuale riorganizzazione debba essere fatta con raziocinio garantendo i bisogni dell’utenza e, ricercando il giusto componimento degli eventuali contrasti con i lavoratori assicurando loro i giusti diritti e dialogando con le loro organizzazioni sindacali.
È del tutto evidente che l’ipotesi dello scambio gomma-rotaia a Passo Corese scombussolerà le abitudini di vita consolidate di migliaia di utenti e centinaia di operatori del servizio costringendo i primi, a ridefinire percorrenze, riordinare orari, coincidenze ed a subire qualche eventuale ulteriore trasbordo e i secondi ad adeguarsi ad una riorganizzazione che vedrebbe modificate le tratte sulle quali operare e gli orari ai quali attenersi.
Credo sia giusto tener conto che, un tale riordino potrebbe procurare ulteriori stress alle migliaia di pendolari che ogni giorno si vedono costretti a percorrere quella tratta per raggiungere il loro posto di lavoro ed è per questo motivo che si vorrebbe non fosse trascurata la necessità di coinvolgerli nel decidere, come rendere operativo il riordino riducendo al minimo i disagi e recependo tutte le loro esigenze contenibili. Un coinvolgimento assolutamente utile non solo per tener conto delle loro indicazioni prima di decidere ma, anche per aiutare l’utenza a prendere coscienza che si tratta di un provvedimento ineludibile per contenere il costo del servizio e che esso è parte di un disegno più generale, teso a risanare i conti pubblici di uno stato che, come è noto, ha uno dei più alti tassi d’indebitamento del mondo e che si trova costretto a chiedere sacrifici a tutti per ritrovare fiducia nel futuro.
Non sono un esperto e sono disposto a ricredermi ascoltando quanti vorranno argomentare la loro contrarietà al riordino ipotizzato ma sono convinto che, la strada del trasbordo gomma-rotaia a Passo Corese opportunamente organizzato non sia una cattiva idea e si spera che i disagi che potrà arrecare siano adeguatamente compensati dalla riduzione degli attuali costi. Evidentemente non riuscirà a rispondere con puntualità alle esigenze di tutti ed è presumibile che potrebbe arrecare qualche nuovo disagio al alcuni ma, non si può dire che penalizzerebbe tanto decisamente il trasporto Rieti-Roma da non poter essere tollerato se verranno garantite: frequenze adeguate su gomma nella tratta Rieti-Passo Corese e se il servizio metropolitano, verrà arricchito con un maggior numero di carrozze, soprattutto nelle ore di punta, nella tratta Passo Corese-Roma.