Leggiamo in questi giorni le affermazioni polemiche dei “giovani per la sinistra reatina protagonista” nei confronti di Controvento, colpevole di aver evidenziato la inutilità della ZTL (Zona a Traffico Limitato).
Secondo tale gruppo,
Ma dove lo hanno visto tutto questo traffico? Avessero scambiato Piazza Vittorio Emanuele II per Piazza della Signoria di Firenze!
La verità è che il centro storico sta diventando un quartiere dormitorio e il suo rilancio non passa attraverso un razionamento degli accessi ma passa attraverso la sua pedonalizzazione: ovvero la stessa operazione fatta per “Via Roma” con eliminazione di marciapiedi, blocco completo del traffico (salvo emergenze), interventi di arredo urbano per farlo diventare zona di prestigio e polo di attrazione: solo in una situazione del genere ha un senso
Ma è questo che si vuole? Non ci sembra che l’istituzione della ZTL sia stata accompagnata da progetti di rilancio del centro storico.
La polemica reatina è tutta centrata sullo scontro tra i residenti e una parte dei commercianti.
Controvento ha solo osservato che la quadratura del cerchio operata dalla Giunta Comunale, con una ZTL nelle ore serali e nei giorni festivi, non risolve i problemi del traffico, che a quell’ora è quasi nullo, ma penalizza i giovani e l’economia che intorno a loro si muove.
Noi di Controvento vogliamo un centro storico vivo e vivibile anche nelle ore serali: se i locali chiudono emigreranno anche i giovani e non crediamo che questo sia un obiettivo auspicabile.
Crediamo pertanto che in questo momento sia prioritario limitare al massimo l’inutile scelta della ZTL.
Perciò comunichiamo che da domani inizieremo una raccolta firme che si pone due obiettivi:
Obiettivo di breve termine: revoca dell’attuale regolamentazione della ZTL, perché inutile e lesiva degli interessi dei giovani e dell’indotto che essi creano.
Obiettivo di medio-lungo termine: rilancio del centro storico attraverso la pedonalizzazione, l’eliminazione dei marciapiedi ed altri interventi di arredo urbano, finalizzati a rilanciare le attività culturali e commerciali, in modo da creare le condizioni favorevoli per una totale estensione dell’area pedonale, non più lesiva degli interessi dei commercianti e dei giovani, ed in pieno accordo con le esigenze dei residenti.
