La scelta del Governo di smantellare il Corpo Forestale dello Stato è sconcertante e rischia di avere conseguenze terribili sul nostro territorio dove insistono presidi di tutela ambientale significativi come le due scuole, le stazioni, il gruppo sportivo e la base degli aeromobili di soccorso.
La presenza massiccia dei forestali nel nostro territorio, con oltre 300 unità, è strettamente connessa all’identità e alla storia di questa terra e per questo è necessario dar vita ad una coalizione locale, politica ed istituzionale, per cercare di fermare il provvedimento in discussione in queste ore.
La cosa paradossale è che si va a toccare l’unica polizia specializzata in reati ambientali nel momento in cui si introducono i reati ambientali nel Codice penale. Si cancella così un’esperienza di decenni che è anche l’unica in grado di intervenire a tutela della biodiversità e nell’agroalimentare.
Non si comprende perché l’esigenza di razionalizzazione delle forze dell’ordine si sia concentrata unicamente sulla Forestale. Polizia e Carabinieri fanno le stesse cose ma rimangono due corpi separati e, invece, si interviene sull’unico corpo specializzato in campo ambientale. Nel nostro Paese serve un impegno rinnovato dello Stato contro ecoreati e a tutela dell’ambiente”.