La Sabina fa Scuola di AltRa Amministrazione sull'acqua

Gli esempi virtuosi della legge regionale n.5 del 2014 “Tutela, governo e gestione pubblica dell’acqua” e del Consorzio Acquedotto Media Sabina fanno scuola in tutta italia. Il 14 e 15 marzo il “caso reatino”, insieme al lavoro tecnico di respiro regionale svolto dal Coordinamento regionale dei movimenti per l’acqua, è sbarcato infatti alla Scuola di AltRa Amministrazione di Malegno (BS), il corso di alta formazione promosso dall’Associazione nazionale dei Comuni Virtuosi nato con l’obiettivo di contribuire alla diffusione di pratiche di gestione “virtuosa” della “res publica” e alla trasmissione di competenze fra amministratori.
La Scuola, dopo i temi dell’integrazione sociale, dell’energia sostenibile, dei rifiuti, del biodistretto e dell’economia circolare, si è conclusa proprio trattando del nostro bene comune più prezioso, nell’ambito del modulo dedicato alla “democrazia dell’acqua”, che ha visto gli interventi  “Le città si fondano sull’acqua” a cura di Bengasi Battisti, sindaco di Corchiano (VT) e Coordinamento nazionale Enti Locali per l’acqua pubblica, e ‘“Ambiti ottimali di bacino idrografico” a cura dell’ingegnere ambientale reatino, Pablo De Paola, che ha relazionato sul percorso innescato due anni fa con la stesura della legge di iniziativa popolare sull’acqua che, attraverso il referendum propositivo attuato grazie a decine di consigli comunali che hanno portato all’approvazione della legge stessa in consiglio regionale, dallo scorso anno è in vigore nella regione Lazio (pubblicata sul B.U.R.L. n. 28 dell’8 aprile 2014).
<<Una legge d’indirizzo sull’intera gestione delle risorse idriche unica in Italia, – ha tenuto precisare De Paola – che, se attuata entro pochi mesi, consentirà ai Comuni laziali di tornare protagonisti nella gestione del servizio idrico integrato e, più in generale, nel controllo delle proprie risorse oggi sottratte alle comunità locali e ai delicati equilibri ambientali da parte di multinazionali come Acea S.p.a. >>.
In proposito, è in atto un continuo confronto con l’Assessorato all’Ambiente della Regione Lazio che, in un recente incontro con il Coordinamento regionale dei movimenti per l’acqua, ha garantito il suo impegno per l’effettiva attuazione della legge entro luglio 2015.
In attesa che ciò si traduca in fatti concreti, spetta nel frattempo agli uffici tecnici regionali sanare immediatamente tutte le questioni di legittimità sollevate nei territori che rivendicano la possibilità di concorrere nel rilascio delle concessioni a derivare acqua ponendo fine alla speculazione sulle sorgenti Peschiera-Le Capore derivate senza titolo da parte di Acea S.p.a..
Emblematico in proposito è il caso del Consorzio acquedottistico media sabina, che raggruppa 10 comuni del reatino, con cui si è concluso l’intervento di De Paola che ha riportato le soluzioni tecniche e amministrative già messe in campo da un ente che, con la piena attuazione della L.R. 5/2014, potrebbe rappresentare un esempio di gestione pubblica efficiente, efficace ed economica del servizio idrico integrato da replicare su tutto il territorio nazionale.