Un nuovo Aragona, per quanto riguarda la vita professionale, è quello arrivato questa mattina nella redazione di Radiomondo per l’intervista che lo avrebbe visto protagonista dai microfoni di piazza Vittorio Emanuele II.
L’argomento principale è stato la nascita del Movimento che vedrà in prima linea l’ex Comandante della Polizia Municipale di Rieti.
“L’idea dell’aggregazione intorno alla mia persona – ha dichiarato Aragona – è nata il giorno stesso della mia uscita dal Comando della Polizia Municipale, in molti affermano che se c’è stato un errore è stato quello di farmi uscire dai ruoli dell’Amministrazione comunale. Un ruolo che ho svolto vicino alle famiglie, alle associazioni, rispondendo continuamente alle tante richieste che venivano fatte entrando nel tessuto sociale della città, tessuto che una volta dismesso l’uniforme è rimasto dentro me. Tessuto che in questa Amministrazione oggi non trova più una cassa d’ascolto, quando ero al Comando sapevano con chi parlare, oggi non hanno un interlocutore certo”.
Prima di tornare a parlare del suo Movimento c’è stato un accenno ai cosiddetti “vetri sporchi” del Comune di Rieti, così come li chiama lo stesso Aragona riferendosi alla poca trasparenza dell’attuale Amministrazione comunale.
Poi ancora politica: “l’idea del Movimento nasce – continua Aragona – attorno a una serie di persone che mi hanno chiesto se sarei rimasto a Rieti nella vita personale e professionale. Io non ho mai avuto intenzione di cambiare la mia città di adozione Rieti, dove la qualità della vita nonostante tutto è veramente molto alta. Ci sono tempi di reazione importanti, che consentono di valorizzare il proprio tempo.
L’idea è nata per mettere a sistema un patrimonio di capacità, intelligenze, soggetti che fino ad oggi non si sono avvicinati alla politica. Voglio ricordare che alle ultime elezioni comunali, soprattutto al ballottaggio, abbiamo avuto una cifra impressionante di aventi diritto che non si sono recati alle urne. probabilmente è un nutrito numero di persone che non si sono riconosciute in nessun attore politico del momento altrimenti avrebbe espresso la propria preferenza”
Enrico Aragona nel corso dell’intervista ha spiegato a chi si rivolge il movimento al quale ha dato vita: “abbiamo pensato di rivolgerci al mondo di chi non va più a votare, professionisti, imprenditori dello sport, della sanità, delle forze di Polizia, associazioni, volontariato, per creare grande movimento di idee che sappia o quantomeno tenti di contrastare una disillusione ormai dilagante”.
A metà intervista la fotografia di Aragona su Rieti e sullo stato nel quale la nostra città si trova: “se c’è una grande responsabilità della politica, al di là dei colori in questo momento, è che la città è completamente disillusa, cioè c’è quasi un sentimento dilagante che non si possa più invertire il senso di marcia, contrastare questo degrado che non è solo la buca nella strada o il giardino non curato, è ormai un degrado di volontà, intuizioni. E’ venuto meno il sorriso, può sembrare una banalità, ma questa è una città che è diventata triste – ha continuato l’ex Comandante – e la tristezza diventa un abito mentale, anche se hai 100 euro in tasca e ti potresti permettere di spenderli non li spendi perché non hai più quell’approccio positivo che ti fa vedere le cose in un determinato modo”.
Dopo aver descritto le proprie idee sulla politica e i politici e dopo aver parlato in modo chiaro e diretto sull’andamento di Rieti negli ultimi anni finalmente è arrivata la notizia che un pò tutti aspettavano, anche per curiosità, ossia la fatidica data di presentazione del Movimento al quale Aragona sta lavorando da un pò di tempo.
Una dichiarazione condita anche dal sorriso di una battuta finale: “il 19 aprile prossimo faremo una grande manifestazione in piazza dove saremo in migliaia e presenteremo ufficialmente questo movimento. Il nome lo abbiamo scelto, ma non ve lo dirò mai, neanche sotto tortura.
Questa è una città che ha bisogno di nuove prospettive, un modo nuovo e diverso di leggere la quotidianità.”
I cittadini – ha concluso Aragona – dopo tutti gli scandali e quello che succede ogni giorno, credo che non ne possano più. A 50 anni dobbiamo avere il coraggio di rivolgere la nostra attenzione alle intelligenze, ossia voglio parlare con gente che ha fatto e che ha saputo fare risolvendo problematiche, solo con loro possiamo costruire un futuro, altrimenti stiamo parlando del nulla”.