PIETRANTONI: IL LAVORO AL CENTRO DEL DIBATTITO POLITICO E SOCIALE

Tonino Pietrantoni CGIL Rieti

Voglio innanzitutto ringraziare quanti stanno scrivendo e parlando del 1° Maggio rompendo in qualche modo il muro di silenzio che ormai da anni impedisce al “Lavoro” di essere al centro del dibattito politico e sociale nel nostro paese, se ne scrive e parla molto come fatti di cronaca quando gesti disperati di singoli o gruppi di lavoratori richiamano i mezzi di informazione.

Le condizioni in cui vive il Lavoro non sono degne di un paese civile e sviluppato come l’Italia, tanto per essere chiari.

Si può non condividere la linea e le iniziative della Cgil da anni ormai impegnata , spesso da sola, ad arginare una deriva fatta di continui attacchi al Diritto al Lavoro e ai Diritti nel Lavoro. Però non credo che ciò possa essere classificato come “ una triste e disperata marcia di quello che resta dei lavoratori…..” oppure come “ triste rituale…”.

Quest’anno la Festa dei Lavoratori, per CGIL,CISL e UIL avrà come fulcro il centro della piana di Gioia Tauro, la cittadina di Rosario, tristemente nota nei mesi passati per essere stata teatro di violenti scontri tra residenti e lavoratori immigrati insorti dopo ripetuti atti di violenza ai danni di loro connazionali e per le impossibili condizioni di vita a cui sono costretti. Insomma la ricorrenza del 1° Maggio quest’anno sarà incentrata, oltre che sui tradizionali temi del lavoro e dello sviluppo economico, anche su quelli dell’integrazione in stretto collegamento con quelli della legalità e dell’accoglienza degli immigrati.

Non “cerimoniali” dunque ma questioni concrete, serie,  che indicano un Progetto Paese alternativo a quello oggi vigente.

Ed anche il concerto musicale  a Piazza San Giovanni si conferma come uno dei pochi spazi dedicati innanzitutto ai Giovani che sono il nostro futuro, che hanno diritto ad un avvenire migliore fatto anche dello stare insieme, del divertirsi e godere  della piazza ascoltando musica. Si, La Piazza, luogo che meglio di qualsiasi altro luogo rappresenta e incarna la democrazia. L’evento del 1° Maggio a San Giovanni è l’unico in Italia che tiene insieme tante persone per riflettere e divertirsi. Non è poco per niente!

Purtroppo ci sono anche i “rituali”. Io penso che vadano però individuati in quegli atteggiamenti che, nell’Italia del 2010 , provano a ricacciare indietro il cammino dei Diritti e in quelle politiche che mirano a cancellare spazi di democrazia, di libertà e di dignità della classe lavoratrice. La cassa Integrazione, i Licenziamenti, la Precarietà, la Povertà sono il frutto di queste politiche. Non sono certo frutto del destino oppure inevitabili.

Anche nel nostro territorio il 1° Maggio alcuni grandi esercizi commerciali hanno chiesto ai dipendenti di lavorare. Il Sindacato non ha concordato deroghe ma nessun dipendente riuscirà a sottrarsi perché l’invito delle proprietà ha il sapore del ricatto. Solo il sindacato e la Chiesa stanno denunciando questa deriva, questo inaccettabile e odioso  “rituale”.

Anche noi siamo però amareggiati perché come per il 25 Aprile anche per il 1° Maggio non siamo riusciti a convincere gli altri ad una iniziativa unitaria e provinciale. La Cgil oggi pomeriggio si recherà a Canneto Sabino per rendere omaggio agli 11 contadini che il 10 Dicembre del 1920 di ritorno da una manifestazione furono uccisi dalle forze dell’ordine. Uno degli episodi più tristemente importanti nella storia dell’Italia. Il 1° Maggio parteciperemo all’iniziativa organizzata a Poggio Mirteto insieme ad altre Associazioni e al Comune.

Viva il 1° Maggio.