Il direttivo provinciale Sinistra Critica Rieti informa la cittadinanza di aver iniziato la raccolta firme per i tre referendum promossi dal “forum italiano dei movimenti per l’acqua”, con un gazebo itinerante che raggiungerà i maggiori centri della provincia; la prima tappa sarà l’uno maggio a Poggio Mirteto.
Il primo quesito propone l’abrogazione dell’articolo 23bis della legge 133/2008 e delle successive modifiche apportate dall’art.30 comma 26 della legge n.99/2009, al fine di contrastare l’accelerazione della privatizzazione delle risorse idriche imposta dal Governo Berlusconi.
Il secondo quesito propone l’abrogazione dell’art. 150 del decreto legislativo n.152/2006 affinché sia impedito il ricorso alla gare e all’affidamento delle gestione del servizio idrico a società di capitali, favorendo la sua gestione attraverso enti di diritto pubblico con la partecipazione dei cittadini e delle comunità locali.
Il terzo ed ultimo quesito propone l’abrogazione dell’art.154 del decreto legislativo n.152/2006 con cui è imposto ai cittadine un aumento del 7% delle tariffe come remunerazione del capitale investito dal gestore, senza però che questi introiti siano reinvestiti nel miglioramento del servizio; eliminando questo articolo si eliminerebbe di conseguenza la possibilità di fare profitto sull’acqua, allontanando di fatto le società private dallo sfruttamento delle risorse idriche.
Questi sono i problemi a livello nazionale ai quali si aggiungono i problemi prettamente territoriali che da sempre affliggono la nostra provincia soprattutto per quanto riguarda la questione delle sorgenti Peschiera Le Capore le quali sono sfruttate pressoché gratuitamente dalla ACEA SPA anche grazie alla vergognosa convenzione sottoscritta dal presidente dell’amministrazione provinciale, Fabio Melilli, nel 2006.
Tale convenzione prevede che:
ACEA Ato2 spa, può disporre a suo piacimento e praticamente senza limiti delle sorgenti.
I Comuni della Provincia di Rieti, si impegnano a non sollevare pretese ed a non promuovere azioni di rivendicazione, nei confronti di ACEA spa.
Il ritiro, da parte della provincia di Rieti, del ricorso al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, per l’assegnazione della concessione sulla sorgente.
L’esclusione, dal risarcimento economico, di intere zone della Provincia di Rieti, che da più di 83 anni (dall’anno 1926) sono gravate da vincoli idrogeologici per salvaguardare l’acqua.
In cambio ACEA ATO2 SpA dovrà versare:
8 milioni di euro l’anno (contro 600 milioni di guadagno per l’Acea) all’Ato3.
25 milioni di euro alla Provincia di Rieti, come risarcimento per lo “sfruttamento” della sorgente dal 01-01-2003 al 31-12-2005.
Sinistra Critica Rieti, come appartenente al “movimento acqua pubblica e basta”, rivendica:
L’affidamento da parte della regione Lazio alla provincia di Rieti della concessione sulla sorgente “Peschiera-Le Capore”;
La gestione completamente pubblica della sorgente “Peschiera-Le Capore” e dell’Ato3;
Il riconoscimento di un equo indennizzo per tutti i Comuni della Provincia di Rieti (ed i Comuni della Provincia di Roma, facenti parte dell’Ato3, gravati da vincoli) per gli 83 anni di sfruttamento della nostra sorgente da parte del Comune di Roma e per i vincoli idrogeologici imposti, per salvaguardare l’acqua “romana”, che hanno di fatto, contribuito al mancato sviluppo socio-economico del nostro territorio.
Le centinaia di milioni di Euro che Acea immagazzina ai danni della nostra provincia se solo divenissero pubblici consentirebbero in primo luogo un miglioramento della nostra rete idrica la quale disperde attualmente circa il 60% delle risorse e soprattutto uno sviluppo scio-economico ed infrastrutturale del nostro territorio nonché nuove politiche occupazionali a vantaggio delle classi sociali e lavorative più svantaggiate.
L’ACQUA E’ UN DIRITTO DI TUTTI E NON UNA MERCE, AIUTATECI A DIFENDERE LA NOSTRA ACQUA!