Conservatorio di Rieti, non lasciamo che i sogni di 150 studenti affoghino

Rieti vanta la nascita del grande musicista Giuseppe Ottavio Pitoni, nato il 18 marzo 1657 e morto a Roma il 1 febbraio 1743, quella di Antonio Rina, nato a Rieti il 15 marzo 1708 e morto nel 1793.- Sono nati a Rieti anche altri due grandi musicisti che hanno operato un secolo prima, tra la fine del Cinquecento e la prima metà del Seicento: Silverio Picerli, illustre teorico della musica morto presumibilmente a Napoli dopo il 1631, Alessandro Capece, nato a Tarano in Sabina e morto dopo il 1636 e Matteo Capranica compositore e organista italiano (Amatrice 26 agosto 1708 – Napoli, post 1776).
Si tratta di musicisti di primo piano nella storia della musica, di personaggi che i reatini neanche conoscono, ne sanno che sono esistiti.- Eppure, nella storia della musica, hanno lasciato, eccellenti tracce del loro passaggio terreno. La presenza di un conservatorio musicale a Rieti, tanto più quale appendice di quello di Santa Cecilia, dove il reatino “Maestro dei Maestri”, Giuseppe Ottavio Pitoni, è stato “Guardiano” (era lui ad esaminare i candidati all’insegnamento musicale del Conservatorio) dovrebbe essere un atto dovuto.
L’appello alle autorità dei 150 studenti del Conservatorio, dedicato ad un altro illustre personaggio della storia universale della musica, il baritono Mattia Battistini, va decisamente sostenuto.  I 150 studenti non chiedono la sola soddisfazione al loro giusto diritto di studio, ma la conferma che la cultura musicale è propria della terra sabina e che, per questo, non solo dovrebbe essere mantenuta, ma soprattutto accresciuta.  E la presenza del Conservatorio ne sarebbe una giusta testimonianza. Tutti insieme, facciamo qualcosa di positivo per loro, non lasciamo che i loro sogni affoghino, magari nella piscina del Terminillo i cui lavori, iniziati 7 anni fa e costati circa 3 milioni di euro, non sono ancora finiti.