Sulla pista ciclabile anziano prende a calci il proprio cane

Prendere a calci un cane non è ammissibile!
Eppure c’è chi ancora ha questa maledetta usanza di sfogarsi su un povero animale che ignaro subisce violenze gratuite, senza senso e inaspettate, perchè un cane o qualsiasi altro animale ha nei confronti del proprio padrone una fiducia smisurata e mai si aspetterebbe un gesto del genere.
Queste considerazioni nascono dopo aver appreso la notizia di una cittadina che ha assistito ad una violenza.
Sfondo la pista ciclabile di Rieti, protagonista un anziano a passeggio con il proprio cane, che con un gesto premeditato e in assenza di testimoni (inconsapevole però della presenza della cittadina) ha sferrato due calci al povero animale il quale in quel momento stava semplicemente camminando fianco al padrone.
Sembrerebbe non essere la prima volta per l’anziano, ciò porta a pensare di conseguenza che quella povera anima fino ad oggi non abbia subito solo due calci, ma forse molti di più e per che cosa? Per quale motivo?
Non sappiamo se la donna che ha denunciato il fatto abbia o meno richiamato l’attenzione del signore o se abbia infierito contro di lui, cosa certa è però la sua denuncia pubblica del fatto, quando invece ancora in troppi non lo fanno, nascondendo tali esperienze che invece dovrebbero essere sempre portate alla luce affinchè questa insensata usanza di fare violenza su un cane o qualsiasi altro animale venga debellata dalla testa e dall’abitudine di tantissime persone.
Facciamo presente che la violenza rivolta ad un animale è punibile dalla legge.
Di seguito riportiamo uno stralcio della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia riportata sul sito internet della Polizia di Stato:
Capitolo II Articolo 3
“Nessuno causerà inutilmente dolori, sofferenze o angosce ad un animale da compagnia. Nessuno deve abbandonare un animale da compagnia.”
La legge n°189 del 20 luglio 2004 contiene le disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli animali in combattimenti clandestini o in competizioni non autorizzate.
Viene inserita così una modifica al codice penale, nel Libro II del codice penale viene aggiunto il Titolo IX bis – “Dei delitti contro il sentimento per gli animali”.
Cosa fare quando si intende segnalare un caso di maltrattamento?
Chiunque, che sia privato cittadino o un’associazione, può rivolgersi ad un qualsiasi organo di Polizia Giudiziaria (Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Corpo Forestale, Vigili Urbani, ecc.) segnalando uno dei casi di illeciti previsti dalla nuova legge e richiedendo un intervento per accertare il reato ed impedire che questi venga portato ad ulteriori conseguenze.
Fonte: tesoriaquattrozampe.it