A seguito dei continui articoli apparsi su diverse testate, anche on-line, nonché sui social network, promossi da soggetti diversi e nei quali si cerca di far passare l’idea che il CAI possa avere poteri decisionali in merito al maxi progetto del rilancio del Terminillo, si ribadisce con forza che, come già detto nel precedente comunicato ufficiale del 31 dicembre scorso, il CAI non ha potere decisionale alcuno.
Si rammenta che il Club Alpino Italiano “… libera associazione nazionale, ha per iscopo l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale” (Art. 1 – Statuto nazionale del CAI) quindi, in base alla legislazione vigente, ha la facoltà d’intervenire solo ed esclusivamente con potere consultivo alla Conferenza dei Servizi, come ogni altro comune cittadino.
Pertanto, come già più volte ribadito, se il progetto è stato pianificato nel rispetto delle normative nazionali ed europee in materia di sviluppo sostenibile e di appalti pubblici, i suoi promotori non hanno nulla da temere dal CAI, bensì debbono semplicemente aspettare il via libera dagli organi preposti alla verifica del rispetto delle normative.
Giuseppe Quadruccio Presidente Sezione CAI di Rieti.