Si è svolta questa mattina, alle ore 11,00, la cerimonia per celebrare la giornata della memoria organizzata da SPI-CGIL Rieti, CDLT CGIL Rieti, ANPI Rieti e le Leghe dei pensionati della CGIL di Rieti e della Sabina.
Una ricorrenza per noi particolarmente importante non solo perché quest’anno si è celebra il 70^ anniversario della Liberazione ma per non abbassare la guardia di fronte ai pericolosi eventi come il terrorismo, i focolai di guerra che stanno interessando il continente europeo, le politiche economiche di austerità che umiliano l’uomo e che rischiano di minare alla base le condizioni del vivere civile, in democrazia, in libertà, nel benessere, tutte condizioni conquistate con la pace che costò all’Europa il sacrificio milioni di morti durante la II^ guerra mondiale.
Anche quest’oggi la località scelta dal sindacato di via Garibaldi per rendere omaggio alle vittime dell’olocausto, è stato il Campo di Farfa Sabina, nel comune di Castelnuovo di Farfa.
Il Campo, che attualmente è presidio della Polizia di Stato, ex Campo Profughi, è diventato per noi il luogo più appropriato, scelto per il III^ anno consecutivo per dire mai più a tutte le tragedie umanitarie. Da quando nel novembre del 2012 durante una manifestazione organizzata da Spi Nazionale denominata il Treno della Memoria, venimmo a conoscenza che la sua originaria funzione, in attuazione delle leggi razziali del 1938, fu quella di Campo di Concentramento fascista. E sulla vera natura di questo Lager, progettato e costruito dal regime fascista per l’internamento dei cittadini ebrei, la documentazione storica pubblicata in più riprese dall’Archivio di Stato di Rieti non lascia più dubbi ad alcuno.
Un Luogo che le Istituzioni Locali debbono rendere al più presto esplorabile ai giovani, agli studenti, affinché essi ricevano da noi che abbiamo la memoria lunga le conoscenze per non ripetere mai più in futuro gli errori e gli orrori del passato, come è stata la tragedia dell’olocausto.