Al di la di ogni altra considerazione nel merito, si è certi che il 27 dicembre 2014 sotto un sole (splendente anche se non cocente), sia stata una giornata, paradossalmente, decisiva per il rilancio del Terminillo, sulla scorta dell’ormai annoso finanziamento di 20 milioni di euro, concesso dalla Regione Lazio per l’ammodernamento degli impianti di risalita e piste di sci della Montagna di Roma.
A sera, quasi a prefiggersi i buoni auspici con il quale i responsabili, tecnici e politici, hanno inteso, presentare unitariamente un programma di «rilancio» del Massiccio terminillese, una abbondante nevicata si è riversata su di esso e, al momento in cui redigiamo queste note, continua ad «elevarsi» il manto nevoso. Che sia la volta buona, e per la Stazione e per l’intero Comprensorio? Se lo augura il Consigliere delegato al Terminillo Munalli, se lo augurano tutti, naturalmente noi compresi.
Finalmente, osiamo dire, prima di entrare nel merito dell’elaborato presentato dal Tecnico dell’Amministrazione Provinciale di Rieti (coordinatrice degli interventi da finanziare con i fondi della Regione Lazio), siamo in presenza di una proposta tecnica organica già valutata dalle rispettive Amministrazioni dei Comuni di Leonessa, Micigliano e Cantalice, già Consorziati, e dal Comune di Rieti che, al momento, non ha ancora aderito al Consorzio.
«Una adesione che – ha asserito ripetutamente nei suoi interventi il sindaco di Rieti Simone Petrangeli – sarà presto perfezionata. Ed il fatto di essere d’accordo sul progetto che si sta presentando oggi proprio nell’Aula consigliare del nostro Comune, la dice lunga circa l’imminente adesione anche nostra al Consorzio Comprensoriale “Terminillo Stazione Sciistica Montana, turismo responsabile».
Rispetto a questa concreta iniziativa, al momento, ci limitiamo al plauso di aver assistito alla presentazione di una proposta tecnica ampia e completa, pronta per essere passata al vaglio degli organismi regionali per la valutazione (innanzi tutto), dell’impatto ambientale e paesaggistico; per cui oggi si può solo parlare di concretizzazione di un “unicum” dei 4 Comuni interessati per il tentativo di rilancio turistico, soprattutto (anche se non solo) invernale e sciistico. E scusate se è poco, dopo oltre 30 anni di totale immobilismo.
Il Consorzio dei Comuni, trascinato, occorre dirlo, dalla dinamicità del Sindaco di Leonessa avvocato Trancassini, ha il grande merito (a differenza di altre occasioni del passato), di presentarsi con idee chiare e tecnicamente apprezzabili, grazie, come ha sottolineato l’architetto Carlo Abbruzzese, coordinatore del pool di tecnici che ha redatto il voluminoso elaborato corredato da un enorme e quanto mai emblematico plastico del Comprensorio munito di ogni dettaglio.
La novità più apprezzabile – stando a quanto a più volte sottolineati il tecnico della provincia – consiste nel fatto di aver tenuto conto nella maniera più alta possibile dell’impatto ambientale e paesaggistico. Basterà pensare che, il finanziamento Regionale fa capo al bilancio dell’assessorato ai Trasporti e, quindi, è più indicativamente riferito agli impianti di risalita; compreso, innanzi tutto, il totale scardinamento di quelli esistenti (vetusti ed ormai superati), che saranno sostituiti da impianti di ultima generazione (meno inquinanti ed invadenti), raggiungendo persino lo scopo di «impattare», in maniera minore, di quanto sinora avvenuto.
Un obbiettivo non da poco se si considera che i quattro comuni del Comprensorio saranno dotati tutti di Impianti di risalita; che in qualche caso sarà cambiata anche l’attuale collocazione, e che, pur in assenza di uno «scavalco» tangenziale Nord-Sud, il «reticolo» degli impianti previsti consentono di poter usufruire di impianti e piste collegati in tutto il territorio del comprensorio stesso.
Un obbiettivo certamente ambizioso che mai era stato raggiunto in passato. Vi è, inoltre, da considerare che, pur essendo in presenza di un finanziamento relativo ad impianti e piste, il progetto ha ampliato la sua visuale non solo e soltanto sulla attrezzatura sciistica, ma si è spinto fino al punto di una rivalutazione del territorio laddove era stato compromesso finora.
Altra considerazione apparsa evidentemente apprezzabile è quella del continuo contatto, in sede di elaborazione del complesso Progetto Comprensoriale, che i tecnici hanno tenuto con gli organismi regionali preposti alla salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio, con l’intento di predisporre progettazioni anche settoriali immediatamente cantierabili, cercando di evitare bocciature, quindi annosi ritardi burocratici, anche se il confronto complessiva vi sarà ora, dopo la presentazione dell’intero progetto in Regione.
Ciò non toglie (è stato sottolineato, sia dai tecnici che dai rappresentanti degli Enti locali e soprattutto da quelli Regionali) che non appena sarà presentato, il Progetto sarà passato sotto la lente di ingrandimento, alla luce della salvaguardia del prezioso tesoro costituito dal Massiccio del Terminillo sotto l’aspetto paesaggistico e di salvaguardia dell’ambiente.
Il Sindaco di Rieti ha ribadito più volte, nel corso dei suoi interventi, che questo Progetto è strettamente compatibile, o comunque non in contrasto, con la linea programmatica dell’Amministrazione da lui guidata volta alla realizzazione del Parco del Terminillo.
Infatti Petrangeli, alla domanda circa la non ancora perfezionata adesione del Comune di Rieti al Consorzio, ha ripetuto che la questione è all’ordine del giorno e che sarà rapidamente risolta; anche perché, sostiene il primo Cittadino di Rieti, la presentazione del Progetto in questa sede ne è la riprova; Iniziativa non è in contrasto con l’idea del Parco del Terminillo: le due questioni sono perfettamente compatibili.
Nel corso degli interventi successivi alla relazione tecnica non sono mancati quelli contrari al progetto stesso per voce di un rappresentante del CAI di Rieti ed uno della Lega Ambiente regionale, che hanno ribadito le loro tesi sulla necessità del rispetto ambientale e paesaggistico e sui danni che la realizzazione di quel progetto arrecherebbe al Massiccio.
La reazione, in verità un po’ esagerata del pubblico, alle «osservazioni» di quei rappresentanti, non toglie che, finora, si è troppo palesemente registrato che porsi di traverso a priori, spesso non ha fatto altro che ridurre questo nostro Centro turistico al punto negativo ormai massimo e non sarà certamente facile recuperare il tempo perduto.
Una accelerazione nell’esame, il più obbiettivo possibile, degli elaborati, in Regione, con confronti seri e non fittizi, con i rappresentanti delle Organizzazioni ambientalistiche e paesaggistiche, sarà necessaria e quanto mai opportuna ed urgente.
Il tempo stringe e la situazione economica della nostra Provincia è ai massimi livelli di regressione. A nostro ricordo è la prima volta che su un elaborato tecnico comprensoriale si siano ottenute, finora, le adesioni della quattro amministrazioni comunali interessate; e di ciò la Regione non può che tenerne conto.
Certamente questo non garantisce appieno il necessario rispetto del paesaggio e dell’ambiente; per ciò, la Regione, in tempi ragionevolmente rapidi, non appena avrà ricevuto gli elaborati, dovrà accelerare i necessari confronti di impatto ambientale, ivi comprese le aree da bonificare che, attualmente, il Terminillo presenta in più d’un sito.
Ecco, allora, tornando a quanto esposto dall’architetto Abbruzzese, il quale ha più volte ribadito che i complessi elaborati tecnici predisposti siano stati concertati con gli appositi uffici preposti e nel rispetto delle norme di legge vigenti sulla tutela dell’ambiente e del paesaggio, danno un minimo di garanzia e di fiducia sul fatto di aver imboccato, questa volta, la strada giusta, salvo, appunto tali verifiche.
Dalla lunga esposizione del tecnico della Amministrazione Provinciale si è pure appreso che tutti gli accorgimenti necessari per riuscire a rendere compatibile l’iniziativa nel rispetto della natura e dell’uso ponderato del nostro territorio sono stati ampiamente studiati e confrontati.
Non va nemmeno dimenticato, per tornare all’origine di tale iniziativa, che il finanziamento regionale (da anni predisposto nel bilancio del settore trasporti), non era e non è il toccasana di una situazione ampiamente pregiudicata dalla poca «attenzione» messa in essere circa le “tutele” che oggi giustamente si pretendono; ma occorre anche onestamente dire che di fronte all’iniziativa di mano pubblica che si sta concretizzando in unità d’intenti con il Consorzio dei Comuni di Rieti, Leonessa, Cantalice e Micigliano, dovranno fare riscontro concrete iniziative private di operatori ed imprenditori che non avranno più alibi e non potranno più sperare (come finora molte volte avvenuto) in esborsi pubblici a pioggia che hanno «diseducato» l’applicazione del concetto d’impresa, con finanziamenti a pioggia a fondo perduto.
Torneremo ancora nell’argomento esaminando i singoli elaborati analiticamente, pur se sommariamente, esposti nel corso della affollatissima conferenza stampa tenutasi nell’aula consiliare del Comune di Rieti.
Antonio Cipolloni (D.S.I. Direttore di Stazione Invernale).
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