Enrico Berlinguer ha la sua piazza a Rieti

Si è svolta questa mattina la cerimonia d’intitolazione della piazza antistante la stazione di Rieti ad Enrico Berlinguer.
Presenti il sindaco di Rieti Simone Petrangeli, il giornalista Luca Telese, l’On. Franco Marini, gli assessori del Comune di Rieti e molti cittadini che hanno voluto testimoniare la loro vicinanza ad un uomo politico così importante per il nostro Paese.
“Sono felice che l’amministrazione comunale abbia deciso di dedicare una giornata al ricordo di Berlinguer – dichiara Petrangeli – questa è una piazza al centro della città, un luogo che storicamente è sempre stato utilizzato per la partenza dei cortei. Un luogo di transito di persone da e per Rieti. I fatti di Roma ci fanno capire che è ancora attuale l’insegnamento di Berlinguer sulla politica, dal quale dobbiamo ripartire, essendo una bussola per tutti. Bisogna vivere la politica nel modo più profondo possibile.”
Ad intervenire poi è stato il giornalista Luca Telese: “Laura, la mia compagna, è contentissima di questa iniziativa e con lo spirito con la quale è stata fatta. Le Cartoline della Memoria che si trovano nei quattro punti cardine della piazza con le frasi più note del politico, sono un percorso di conoscenza molto bello. Ed oggi pomeriggio ci sarà la presentazione di un libro che dà una visione differente di Enrico Berlinguer, una memoria animata. E’ un uomo che appartiene alla storia dell’ Italia e del mondo”.
Franco Marini: “Negli anni ’70 il livello di disoccupazione era lo stesso di oggi ed io ero il numero due della CISL, invece Berlinguer rappresentava il partito comunista.
Debbo dire che il passaggio politico più importante, anche di Berlinguer, è stato l’incontro tra lui e Aldo Moro. In comune avevano la semplicità, avevano la capacità di guardare il futuro. Anche se avevano momenti di scontro entrambi in quel momento si incontravano, Berlinguer trovò un aggancio in Moro e dal canto suo Moro vide un passo formidabile nel segretario del Partito Comunista.
Moro sapeva che la DC era arrivata al limite – prosegue Marini – non aveva più la fortezza di guidare il paese e Berlinguer portò il suo partito ad un’attenzione positiva nell’Europa. Subito dopo la guerra i due leader s’accorsero che l’Italia aveva bisogno della vera alternanza. Due uomini così diversi, così lontani, riuscirono a trovare un equilibrio”.
Alle 15:30 al Teatro Flavio Vespasiano si è svolta la presentazione del libro “In auto con Berlinguer” di Alberto Menichelli, autista del segretario e la successiva proiezione del film “Quando c’era Berlinguer” di Walter Veltroni.
L’evento è stato coordinato dal giornalista Luca Telese che ha intervistato la figlia di Berlinguer, Maria Stella.
Alle 18:00, nella sala mostre sotto i portici del Municipio, ci sarà l’inaugurazione della mostra “Enrico Pop”, con le straordinarie vignette di Pericoli e Pirella, previste anche proiezioni di documentari, l’esposizione di frammenti del PCI reatino, di libri e DVD, fino al 19 dicembre dalle ore 15 alle 19.
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