Egregio presidente della Regione Lazio Renata Polverini….
….in questi giorni leggo con sconcerto dalla stampa locale che l’onorevole Antonio Cicchetti, dall’alto dei suoi 14 mila voti ottenuti nell’ultima tornata elettorale, rischia di non entrare nella rosa degli assessori della giunta da Lei presieduta.
Conosco la politica e i suoi meccanismi, ma da sindacalista al di sopra delle parti e sempre vicino ai cittadini, questa volta fatico non poco a comprendere le logiche che stanno sostanzialmente cercando di isolare uno dei politici locali più capaci e longevi degli ultimi anni. E non solo per il consenso ottenuto per il rinnovo del Consiglio regionale del Lazio.
Sindaco amato e stimato dai cittadini con due mandati alle spalle, Cicchetti è forse il politico che in questi anni ha saputo esprimere ed incarnare, meglio di altri, un ruolo pregnante nel tessuto sociale locale. Il cittadino della strada direbbe “si è dato da fare”.
E’ davvero così. Antonio Cicchetti ha saputo ascoltare i bisogni del reatino, prima come amministratore locale e in questi ultimi anni come consigliere, seppur di minoranza, alla Pisana. Conosce il territorio e i cittadini che lo risiedono con cui è riuscito ad instaurare un rapporto di fiducia che va oltre il “valore politico” di cui peraltro lo stesso è portatore indiscusso.
Egregio presidente Polverini, come Lei sono un ex sindacalista. Segretario generale della Cisl con tre mandati consecutivi alle spalle (12 anni di lotte al fianco dei lavoratori senza distinzioni alcune!) e buona conoscenza dei problemi della provincia di Rieti che continuo a mettere al servizio del sindacato accanto all’attuale segretario generale, non posso non esprimere amarezza nel constatare che anche questa volta, come è accaduto con la giunta Marrazzo e i consiglieri Annamaria Massimi e Mario Perilli a cui rivolgo il mio apprezzamento, Rieti rischia di non poter esprimere alcun assessore per logiche partitiche miopi, che sinceramente non meritiamo e che difficilmente potranno essere comprese e metabolizzate anche dall’elettorato che in Lei ha riposto massima fiducia.
E così, ancora una volta, la nostra provincia tornerà a piombare nell’isolamento. La crisi economica ci stringe in una morsa che rischia di soffocare anche l’ultimo barlume di speranza. La perdita progressiva di posti di lavoro (con un + 30 % di disoccupazione) e l’aumento degli ammortizzatori sociali “a toppa” di una situazione che evidentemente ci è sfuggita di mano, rischiano di nascondere le potenzialità su cui operare il rilancio di cui si parla da anni senza alcun risultato apprezzabile. Un esempio potrebbe arrivare dal recupero delle ex aree industriali, che a detta di molti potrebbe davvero essere il volano di un nuovo modo di fare economia in provincia di Rieti.
Egregio presidente Polverini, lasciare fuori Antonio Cicchetti dalla giunta che in queste ore si accinge a varare, per Rieti sarebbe una beffa. Per questo mi auguro, da sindacalista e reatino, che le notizie che in questi giorni si rincorrono sulle pagine dei quotidiani locali siano soltanto proiezioni distorte senza alcun fondamento. Sono convinto che Lei saprà esercitare al meglio il suo ruolo di presidente della Regione Lazio, grazie anche all’esperienza maturata nel sindacato, per contrastare i veti che in questi giorni stanno minando un possibile coinvolgimento ai massimi livelli di Antonio Cicchetti, un uomo e politico di valore in grado di far sentire forte la voce di un territorio, quello reatino, per troppo tempo dimenticato.