I due sprinter azzurri rischiano pesanti squalifiche dopo che la Procura Antidoping del Coni ha disposto per loro i deferimenti.
Simone Collio, atleta delle Fiamme Gialle, dal 2002 a Rieti, è stato deferito per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione degli artt. 2.5. e 3.2. delle norme sportive antidoping, sulla base degli atti trasmessi dalla Procura della Repubblica di Bolzano. Per lui sono stati richiesti 2 anni e 3 mesi di squalifica.
Roberto Donati, nato a Rieti, tesserato FIDAL, è stato deferito per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla reiterata violazione dell’art 3.2. delle NSA, sulla base degli atti trasmessi dalla Procura della Repubblica di Bolzano. Per lui sono stati richiesti 8 mesi di squalifica.
Entrambi i deferimenti fanno capo all’indagine denominata “Olimpia” nata sugli sviluppi del caso di doping del marciatore Alex Schwazer e dagli esiti degli accertamenti svolti in ambito sportivo dall’Ufficio di Procura Antidoping.
Tra gli atleti deferiti c’è anche Maurizio Checcucci (richiesti per lui 2 anni di squalifica) che insieme a Collio e Donati è il terzo dei quattro staffettisti della 4×100 italiana che a Barcellona 2010 ha realizzato il nuovo record italiano con il tempo di 38″17, vincendo la medaglia d’argento. Nel processo sportivo verrà anche chiesta la revoca del record.