I CONTI DEL COMUNE TORNANO, I CONTI CHE NON TORNANO SONO QUELLI DELL'OPPOSIZIONE

Comune di Rieti

Contrariamente a quanto affermato, i conti del Comune di Rieti tornano e tornano a tal punto che l’amministrazione comunale è stata riconosciuta “virtuosa” dal ministero dell’Economia: tutto ciò è inoppugnabile, poiché ad attestarlo è il governo nazionale.

I conti che non tornano sono quelli politici di un’opposizione che grida sempre alla catastrofe e che anche in occasione delle ultime elezioni regionali è stata presa a schiaffi dagli elettori, soprattutto da quelli dei feudi tradizionalmente “rossi” gestiti da “ras” locali.

Per quanto attiene alla nota della Ragioneria generale dello Stato, si tratta di una normale corrispondenza tra enti locali e amministrazione centrale tesa a verificare atti di natura strettamente gestionale e come tali tecnici. Trattandosi di corrispondenza istituzionale, a essa sarà fornita, come di consueto, un’esaustiva risposta a ogni quesito. Si fa tuttavia presente che la gran parte delle questioni, tra l’altro le più rilevanti, sono state già superate dopo la trasmissione delle prime controdeduzioni da parte dell’amministrazione comunale, anche se ciò era ancora sconosciuto alla Ragioneria generale al momento dell’invio della nota.

Non volendo comunque esimerci dall’affrontare l’aspetto politico, per quanto è di pertinenza della ‘politica’, e ribadendo ancora una volta la volontà di fornire risposte esaustive all’amministrazione centrale, si anticipa che:

1.    il problema dei ‘derivati’, come noto, è stato ampiamente risolto e nel migliore dei modi, cioè senza danni economici per il Comune;

2.    in ordine all’affidamento in house del servizio di trasporto urbano ad Asm, esso è del tutto legittimo, in quanto rivolto ad una società alla cui privatizzazione si è arrivati attraverso una gara di evidenza pubblica. Ed è, infatti, proprio questo sistema (evidenza pubblica) che ha indotto l’amministrazione comunale reatina a mettere in vendita un’aliquota del pacchetto azionario di Asm per poter continuare, almeno per un certo periodo di tempo, ad affidare in house il servizio di trasporto pubblico urbano, salvaguardando così i livelli occupazionali dei dipendenti dell’Azienda servizi municipali.