Aria tesa all’interno del Partito Democratico, non solo a livello nazionale, ma anche regionale da quanto si apprende nelle ultime ore.
A quanto pare l’operato del segretario regionale PD Fabio Melilli nel Lazio non ha soddisfatto le aspettative degli altri componenti del partito i quali, in occasione dell’odierna assemblea regionale, hanno depositato presso la presidenza PD una mozione di sfiducia nei confronti dell’ex presidente della Provincia di Rieti.
Le firme raccolte sono state 112, tre in più di quelle necessarie per rendere valida la mozione, sintomo che il malcontento è molto esteso tra le fila democratiche, alle quali nelle ultime ore se ne sono aggiunte altre due.
La mozione di sfiducia però non è stata votata nell’assemblea di oggi pomeriggio perchè il regolamente prevede che venga posta all’ordine del giorno dell’assemblea successiva, appositamente convocata almeno 48 ore dopo quella odierna.
La presidente del PD Lazio Lorenza Bonaccorsi ha sottolineato come la presidenza e la commissione di Garanzia debbano verificare le firme raccolte, tra le quali non figurano nomi importanti come quelli di Umberto Marroni e Mario Ciarla. La mozione di sfiducia è stata presentata da Giovanna Ceccarelli, Marco Guglielmo e Marco Poli.
Queste le dichiarazioni di Fabio Melilli nel suo intervento in assemblea: “sono convinto di potere dare il mio contributo per fare del PD un partito aperto e solo quest’assemblea lo puo’ impedire. Lo puo’ fare con gli strumenti previsti dallo statuto e non ostacolero’ la volonta’, ma andra’ fatto con chiarezza e trasparenza. Se si ritiene di andare avanti da oggi si comincia una stagione nuova – ha proseguito Melilli – se si vuole costruire un stagione diversa con un segretario diverso la classe dirigente deve saper costruire una proposta e io non la ostacolero’. Non sono un giovane rampante in carriera, sono gia’ onorato a sufficienza del ruolo che ricopro in Parlamento, se le condizioni ci saranno io ho il dovere di provarci e si puo’ lavorare insieme per un fare un buon cammino. Il PD regionale dovra’ provare a guardare fuori dalle sue strette stanze e a non rivolgere il suo sguardo solo alle vicende interne – ha concluso Fabio Melilli”.