L’Amministrazione comunale, tenuto conto che la gestione diretta della Casa di riposo ex Manni comporta costi ormai insostenibili per l’Ente, ha ritenuto necessario – come stabilito anche dal piano antidissesto che come è noto obbliga l’Ente a chiudere la struttura in questione – procedere, dapprima con un convenzionamento temporaneo e successivamente attraverso l’espletamento di una gara pubblica, al cambio di gestione della struttura da pubblico a privato-convenzionato.
Il Comune, nella consapevolezza che fosse necessario trovare una soluzione per tenere comunque aperta la struttura, ha scelto di intraprendere un percorso che tuteli gli ospiti, la continuità e la qualità del servizio e naturalmente anche il personale impiegato nella casa di riposo. La struttura è stata perciò affidata per 3 mesi alla cooperativa sociale Quadrifoglio, che finora l’aveva gestita tramite appalto e che era già entrata in possesso dell’immobile acquistandolo.
Attualmente presso l’ex Manni risultano ospitati 46 anziani ai quali si continuerà ad assicurare l’assistenza con gli stessi standard finora garantiti, anche attraverso l’integrazione della retta da parte del Comune che per gli ospiti è di euro 1.200. Il Comune integrerà alla Quadrifoglio la retta individuale per 53 posti di media, fino al costo integrale della stessa. Nell’integrazione è compreso anche il costo del servizio di ristorazione che l’Ente ha riconosciuto per intero alla cooperativa al fine di garantire il mantenimento dei posti di lavoro della mensa finora gestita da Gemeaz Elior Spa.
In presenza di particolari situazioni di difficoltà economica, riconosciuta e attestata da opportuna documentazione, l’Amministrazione comunale interverrà sui singoli casi integrando la retta base e garantendo agli ospiti un minimo di disponibilità economica.
Nonostante le numerose difficoltà il Comune è riuscito ad individuare una soluzione in grado di contemperare tutti i diversi interessi coinvolti: dalla garanzia dei livelli occupazionali al mantenimento in funzione della struttura, alla qualità del servizio erogato ad utenti comunque fragili fino alla sostenibilità economica per la collettività.