Al Liceo Classico la preside Nobili dribbla l'incontro con i ragazzi

Era previsto per le 15:00 di oggi un incontro presso l’aula Magna del Liceo Classico “Marco Terenzio Varrone” di Rieti tra gli studenti, la preside Lidia Nobili, il presidente della Provincia di Rieti Giuseppe Rinaldi e il Dirigente VIII settore della Provincia Carlo Abbruzzese.
Alle 15:30, in attesa che l’incontro avesse inizio, i ragazzi hanno iniziato a mostrarci le condizioni delle loro aule, condizioni che abbiamo documentato con alcune foto pubblicate in fondo all’articolo.
Muri scrostati, ampie venature ora accentuate dall’ultimo sisma avvertito anche a Rieti, classi anguste dove vengono accolti ogni giorno anche venti ragazzi, stipati come in magazzini.
Intorno alle ore 15:15 la preside Nobili, in un primo colloquio privato con i ragazzi, si era mostrata disponibile all’incontro solamente se gli studenti avessero tolto dall’aula Magna uno striscione che lei riteneva inopportuno e di avvertirla quando il manifesto fosse stato tolto.
I giovani studenti, il cui unico scopo è quello di avere un dialogo rispettoso e pacifico con le Istituzioni, cercando di non far saltare il tutto hanno deciso, pochi minuti dopo, di ritirare quello striscione andando così ad avvertire la preside invitandola in aula.
Però, bussando alla porta del suo ufficio nessuno ha mai risposto e mai risponderà!
Sì, perchè la preside Nobili ha prima chiuso a chiave l’ufficio di presidenza per poi sgattaiolare via con la propria macchina, lasciando sconcertati e a bocca aperti tutti gli studenti che la stavano attendendo.
Sormontati da una grande rabbia, sempre pacifica, e straniti dal comportamento ricevuto, i giovani studenti hanno srotolato nuovamente tutti gli striscioni che avevano preparato, continuando a manifestare e continuando a raccontare ai giornalisti presenti di come fosse grande la loro frustrazione nell’essere orfani di un preside, nell’essere abbandonati e non ascoltati e di come si sentono estranei ad una scuola della quale dovrebbero essere i protagonisti e che dovrebbe formarli per garantirgli un futuro migliore di quello che si prospetta oggi. Ed invece non è così!
Lo striscione fotografato da Rietinvetrina anche nella giornata del 13 novembre (leggi), riportava 8 punti cardine che sorreggono le motivazioni che hanno portato l’occupazione studentesca dell’Istituto e il primo di questi è proprio l’assenteismo della preside Lidia Nobili, accusata dai giovani studenti di pensare solamente alla politica, di usare la scuola come manifesto di facciata e di non conoscere nemmeno i professori che insegnano al Liceo.
“Ci sono giorni nei quali la preside chiede ai professori che materia insegnino lasciando gli stessi insegnanti sconcertati e disorientati!” – queste le parole di alcuni studenti – mentre altri hanno ancora una volta rivendicato la necessità di avere un contributo scolastico volontario.
Rabbia parzialmente placata dall’arrivo alle 17:20, in notevole ritardo rispetto all’orario concordato, del presidente della Provincia di Rieti Giuseppe Rinaldi e del Dirigente VIII settore Carlo Abbruzzese, i quali si sono intrattenuti con i ragazzi fino alle ore 18:15, in una discussione a detta degli stessi giovani purtroppo inconcludente ed asettica, causa anche la mancanza del Dirigente scolastico che avrebbe dovuto trattare con la controparte l’argomento sull’edilizia scolastica.
Anche per la notte di oggi è prevista l’occupazione pacifica dell’Istituto “Varrone” da parte degli studenti, le manifestazioni proseguiranno anche nei prossimi giorni.
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