A Rieti e provincia 1077 imprese di stranieri

Sulla scorta di uno studio effettuato dalla Confartigianato di Mestre relativamente all’imprenditoria straniera, Confartigianato di Rieti ha voluto aprire un focus su analogo tema nella nostra provincia. I dati sono piuttosto sorprendenti e sicuramente non in linea con quelli nazionali e regionali.
Stando ai numeri assoluti, elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Rieti, sembra che almeno una parte dell’imprenditoria presente in Italia non conosca crisi. Siamo parlando delle aziende guidate da stranieri che, tra il 2012 e il 2013 sono aumentate del 3,1%, toccando, in valore assoluto, quota 708.317.
Quelle condotte da cinesi hanno addirittura registrato un boom: nel periodo preso in esame sono aumentate del 6,1%, superando di poco la soglia delle 66.000. Niente a che vedere con lo sconfortante risultato conseguito dalle imprese italiane che, purtroppo, sono diminuite dell’1,6%. Ovviamente, fanno notare da Confartigianato, non tutte le aree del Paese sono interessate dal fenomeno allo stesso modo: a Rieti, per esempio, l’imprenditoria cinese ha un’influenza marginale ed è confinata principalmente al comune capoluogo.
Degli oltre 708mila imprenditori presenti in Italia, il Marocco è il Paese di provenienza che ne conta il maggio numero: 72.014. Segue la Romania, con 67.266 e, subito dopo, la Cina, con 66.050.
Anche in questo caso Rieti non rispetta la “regola”. Su un totale di 1077 imprese straniere, sono ben 285 quelle di origine romena. Numerosi anche gli imprenditori albanesi (86), marocchini (79) e macedoni (70).
La questione dell’impresa di origine cinese ha focalizzato l’interesse dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Rieti. Rispetto al 2008, le attività economiche cinesi presenti in Italia sono aumentate addirittura del 42,9%, contro un incremento medio dell’imprenditoria straniera che si è attestata al 23,1%. Nella classifica per regioni, il Lazio è al quinto posto per incidenza di aziende cinesi sul totale, con 6.101 imprenditori e un incremento del 41,2% dal 2008 al 2013.
A Rieti, invece, l’incidenza cinese è veramente marginale, 31 imprese sull’intero territorio provinciale, 27 solo nel capoluogo.
I settori maggiormente interessati al fenomeno asiatico sono il commercio, soprattutto ambulanti, il manifatturiero e la ristorazione. Nel reatino la maggioranza delle attività a guida cinese è concentrata del settore commercio all’ingrosso e al dettaglio.
Ancora contenuta, anche se in crescita, la presenza cinese nel settore dei servizi alla persona quali parrucchieri, estetiste e centri massaggi.
“Sebbene in alcune aree del Paese esistano delle sacche di illegalità che alimentano il lavoro nero e il mercato della contraffazione – dichiara il Direttore di Confartigianato Imprese Rieti, Maurizio Aluffi – non dobbiamo dimenticare che gli imprenditori stranieri si sono da sempre contraddistinti per una forte vocazione alle attività di business. I cinesi, ma anche i mediorientali e i cittadini dell’Est Europa, nel momento in cui lasciano il Paese di origine, sono tra gli emigranti più abili nell’impiegare le reti etniche per realizzare il loro progetto migratorio, che si concretizza con l’apertura di un’attività economica”.
“Lo studio che abbiamo realizzato – continua Maurizio Aluffi – ci ha fatto conoscere uno spaccato della realtà provinciale per certi versi sconosciuta. Ringrazio la Camera di Commercio di Rieti, in particolare il presidente Vincenzo Regnini, per averci supportato nella ricerca dei dati e, ovviamente, i miei colleghi dell’Ufficio Studi”.
“La vocazione degli stranieri a fare impresa – sostiene Ornella Mariani, responsabile dell’Area Sviluppo e Territorio di Confartigianato Imprese Rieti, è fortissima. Oltre mille imprese e 1254 addetti sono una realtà da non sottovalutare. Particolarmente forte è la presenza in Sabina, soprattutto nel settore costruzioni, in particolare a Fara in Sabina (85 imprese ), Poggio Mirteto (45), Magliano Sabina (35), Montopoli di Sabina (20), per non parlare delle ben 376 attività ubicate nella città di Rieti”.
“Da sempre – conclude Ornella Mariani – le principali aree di provenienza sono i Paesi dell’Est. Per queste persone, la ricerca del successo si trasforma in una specie di debito morale nei confronti della famiglia allargata e degli amici che storicamente costituiscono un sostegno irrinunciabile per chi vuole emigrare. Non è un caso se, nonostante la contrazione registrata nel 2013, soprattutto dalla Romania sono continuati ad arrivare nuovi imprenditori alimentando così una comunità che nella nostra provincia ha raggiunto quota 285 imprese”.
Lo studio di Confartigianato Imprese Rieti evidenzia altresì le tipologie di imprese a conduzione straniera: la fa da padrone il settore costruzioni, con 370 imprese, seguito dal commercio (270), agricoltura (104), i servizi, alloggio e ristorazione (87) e le attività manifatturiere (64).
I NUMERI
A Rieti e provincia sono presenti 1077 imprese straniere. In queste imprese lavorano 1254 persone (titolari o soci), di cui 889 uomini e 356 donne. Per quanto riguarda gli uomini, 29 soggetti non hanno dichiarato l’età, 615 persone rientrano nella fascia d’età compresa da 18 a 29 anni, 235 nella fascia che va da 50 a 69 anni e 48 in quella da 70 anni in poi. Per quanto riguarda le donne, 16 non dichiarano l’età, 248 rientrano nella fascia compresa dai 18 ai 29 anni, 94 da 50 a 69 e 14 da 70 in poi. La Romania, il Marocco e l’Albania sono le nazionalità maggiormente rappresentate.
Si tratta prevalentemente di società di persone rispetto a ditte individuali, questo anche perché le società rispetto a queste ultime, rappresentano una prosecuzione familiare, intesa come attività diffusa allargata a parentele di I e II grado (mogli, figli, fratelli, etc.).
Le tipologie di attività sono le seguenti (classificate per codici ATECO):
A = agricoltura – 104
C = attività manifatturiere – 64
D = forniture energia elettrica – 1
F = costruzioni – 370
G = commercio all’ingrosso ed al dettaglio – 270
I = servizi, alloggio, ristorazione – 87
K = attività finanziaria – 7
J = servizi alle informazione – 23
L = attività immobiliari – 9
M = attività professionali scientifiche – 1
N = noleggio, agenzie di viaggio – 47
P = istruzione – 2
Q = sanità ed assistenza – 6
R = attività artistiche – 6
S = altre attività di servizi – 24
X = imprese non classificate – 141
La città che conta più imprese straniere è Rieti con ben 376 attività. Segue Fara in Sabina con 85, Poggio Mirteto con 45, Magliano Sabina con 35, Montopoli in Sabina 20, Poggio Moiano 10. Tutti gli altri comuni del territorio non menzionati ne hanno un numero compreso da 1 a 10.