Sindacati preoccupati per i futuri assetti della CARIRI

Cassa di Risparmio di Rieti

In merito alla notizia della completa dismissione delle quote detenute in Cariri da parte della Fondazione Varrone, Fabi, Fiba Cisl e Fisac Cgil aziendali esprimono profonda preoccupazione circa gli assetti futuri cui sarà destinato l’istituto di Via Garibaldi e i conseguenti riflessi su un territorio già martoriato da crisi a ripetizione.
Fabi, Fiba Cisl e Fisc Cgil da un lato stigmatizzano il comportamento dei vertici della Fondazione Varrone per l’assenza di un informativa, peraltro attesa da tutti i dipendenti della Cariri, (specialmente rispetto alle future garanzie occupazionali e di presidio del territorio e del credito ), dall’altro intendono focalizzare quanto esplicitato dal Presidente di Cariri, Alessandro Rinaldi, circa il rischio di un progressivo quanto definitivo depauperamento del patrimonio riveniente dal territorio presidiato da oltre 170 anni e la probabile, conseguente perdita di ruolo nei futuri assetti: il che rappresenterebbe l’ennesima beffa per Rieti e la sua provincia, e non solo.
E se il processo di integrazione con Intesa San Paolo appare irreversibile, le preoccupazioni principali, a giudizio di Fabi, Fiba Cisl e Fisac Cgil, riguardano la presenza della ‘futura Cariri’ rispetto al mantenimento della rete di agenzie, la cui razionalizzazione potrebbe condurre a fenomeni di mobilità rilevanti, alla tenuta di valore delle indubbie professionalità del personale tutto, alla stessa erogazione del credito sui diversi territori di elezione.
Su tutte queste materie, e le altre connesse, i sindacati aziendali terranno alta l’attenzione in raccordo con le altre entità delle diverse Organizzazioni Sindacali, affinché se confronto ci sarà, questo sia foriero di garanzie per la intera platea dei dipendenti della Cariri, il vero valore aggiunto dell’intera vicenda.