L’artista reatino Max Ciogli sbarcherà il 13 marzo con la sua originale mostra-concerto “Ipersinestesi – Il colore del suono” alla seconda edizione di PisArt Expò, rassegna di arte contemporanea allestita presso i locali della ex Stazione Leopolda in piazza Guerrazzi a Pisa.
La performance, – realizzata in collaborazione con Arcadia, Arte Studio TreSeiZero e il Centro Arti Visive di Pisa – vedrà le opere pittoriche dell’artista colorarsi secondo i colori corrispondenti alle note dei brani musicali che egli stesso ha composto per l’opera ed è in programma il 13 marzo 2010 alle ore 19 all’interno della rassegna artistica pisana che raccoglie le opere di circa 100 artisti, provenienti da ogni parte d’Italia e opportunamente selezionati, nelle discipline di pittura, grafica, scultura e fotografia e che ospita anche incontri e dibattiti tra noti critici ed esponenti del settore.
Con il format unico al mondo “Ipersinestesi – Il colore del suono”, Max Ciogli, (vincitore del Primo Premio internazionale di pittura Vitakraft e finalista al Premio internazionale G.Belli al Campidoglio 2009) ha già al suo attivo una serie di mostre-concerto tra cui quelle in occasione di Umbria Jazz ’08, ArtExpò 09 di Pitigliano (Grosseto) ed a Greccio (Rieti), nella sua terra natale, ai piedi del santuario dove San Francesco realizzò il primo presepe vivente. Tutto questo in preparazione dei prossimi eventi in programma a Roma, Genova e Copenaghen ed al lancio del suo nuovo disco "E’già domani" in uscita a livello nazionale per il 16 aprile 2010.
La sperimentazione lanciata da Max Ciogli – pittore, compositore e musicista – con “Ipersinestesi” vede l’opera pittorica dominata dal bianco trasformarsi nello schermo dei colori corrispondenti scientificamente alle note dei brani associati al dipinto.
Il tutto con un effetto fortemente suggestivo ed emozionante.
A supporto nella promozione dei suoi eventi e nella divulgazione del suo brand, Arte Studio TreSeiZero punta ad espandere i confini della sua arte ed allo stesso tempo mira a raggiungere il centro nevralgico della stessa, adattando e studiando la sinestesia, o meglio, la ipersinestesia al fine poterla inserire nei programmi didattici delle scuole sia in Italia sia all’estero.